Argentina popolazione: dati demografici, etnie

L’Argentina è un paese con una popolazione di circa 46 milioni di abitanti (dati del 2023), caratterizzata da una grande diversità etnica e da un’elevata concentrazione urbana.

La sua storia di immigrazione, combinata con l’eredità delle popolazioni indigene, ha dato vita a una società ricca di culture e tradizioni. In questo post esploreremo le principali componenti etniche, la distribuzione della popolazione nelle grandi città e in Patagonia, i dati sull’indice di natalità e i flussi migratori attuali.

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Diversità etnica in Argentina

L’Argentina è conosciuta per la sua forte influenza europea, ma è anche una terra di popolazioni indigene e immigrati recenti. Circa il 97% della popolazione è di origine europea, prevalentemente italiana e spagnola, ma ci sono anche comunità significative di altre origini.

Discendenti europei

La maggior parte degli argentini ha origini europee, con una prevalenza di discendenti italiani e spagnoli:

• Origini italiane: si stima che circa il 60% della popolazione abbia discendenze italiane, rendendo gli italo-argentini il gruppo etnico più numeroso.

• Origini spagnole: circa il 30% degli argentini è di origine spagnola, un retaggio dell’epoca coloniale e delle successive ondate migratorie.

• Altri gruppi etnici includono discendenti di immigrati tedeschi, polacchi, irlandesi e britannici, concentrati principalmente nella provincia di Buenos Aires e nelle regioni agricole come la Pampa.

Etnie indigene

Le popolazioni indigene costituiscono circa il 2,4% della popolazione argentina. Le principali comunità indigene sono:

• Mapuche: circa 205.000 persone, che vivono principalmente in Patagonia e nelle province di Neuquén e Río Negro.

• Quechua: circa 55.000 persone, concentrate nel Nord-Ovest (NOA), soprattutto nelle province di Jujuy e Salta.

• Guaraní: circa 50.000 persone, presenti principalmente nel Nord-Est, nelle province di Misiones, Corrientes e Formosa.

•Wichí: circa 40.000 persone, abitanti della regione del Chaco e di Formosa.

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Lingue parlate

Lo spagnolo è la lingua ufficiale, parlata dalla stragrande maggioranza della popolazione. Tuttavia, alcune comunità indigene conservano le proprie lingue, come il Quechua e il Guaraní, mentre tra gli immigrati di origine europea si possono ancora sentire l’italiano, il tedesco e l’inglese.

Popolazione delle grandi città e della Patagonia

L’Argentina è un paese fortemente urbanizzato: circa l’89% della popolazione vive in aree urbane, e il resto in zone rurali. Le principali città del paese ospitano una percentuale significativa della popolazione:

• Buenos Aires: la capitale, con una popolazione di oltre 15 milioni di abitanti nell’area metropolitana (conosciuta come Gran Buenos Aires), è il centro economico, politico e culturale del paese.

• Córdoba: la seconda città più grande, con circa 1,6 milioni di abitanti, è un importante centro industriale e culturale situato nel centro del paese.

• Rosario: situata nella provincia di Santa Fe, ha una popolazione di circa 1,3 milioni di abitanti ed è un nodo logistico cruciale per l’economia argentina.

• Mendoza: con circa 1,2 milioni di abitanti, Mendoza è famosa per la produzione vinicola e la sua vicinanza alle Ande.

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Popolazione in Patagonia

La Patagonia è una regione vasta ma scarsamente popolata. Nonostante la sua grande estensione, la Patagonia argentina conta solo circa 2 milioni di abitanti, distribuiti su cinque province: Río Negro, Neuquén, Chubut, Santa Cruz e Tierra del Fuego. Le città principali sono:

• Bariloche: una delle città più popolose della Patagonia, con circa 130.000 abitanti, è un importante centro turistico.

• Comodoro Rivadavia: con circa 200.000 abitanti, è un polo energetico e industriale, grazie ai giacimenti di petrolio e gas.

Natalità e trend demografici in Argentina

L’indice di natalità in Argentina è di circa 2,2 figli per donna, un tasso relativamente stabile rispetto agli standard sudamericani. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrato un leggero declino delle nascite, in linea con i trend globali di riduzione della fertilità e ritardo dell’età media alla prima maternità.

• Incremento o decremento delle nascite: negli ultimi decenni, l’Argentina ha visto un calo del tasso di crescita naturale. Il tasso di natalità si è ridotto, passando da 19,1 nati per 1.000 abitanti nel 2000 a circa 16,5 nel 2020.

Nonostante questo calo, la popolazione argentina continua a crescere grazie a un saldo migratorio positivo e a un’aspettativa di vita relativamente alta, che si attesta intorno agli 77 anni.

Immigrazione in Argentina: da dove proviene oggi?

L’Argentina ha una lunga tradizione di immigrazione, specialmente durante il periodo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, quando milioni di europei arrivarono nel paese in cerca di opportunità. Oggi, l’immigrazione continua, ma con flussi diversi rispetto al passato:

• Immigrati latinoamericani: attualmente, la maggior parte degli immigrati proviene dai paesi vicini. In particolare, si registrano grandi flussi migratori da Paraguay, Bolivia e Perù. Molti di questi migranti cercano lavoro nelle città argentine, soprattutto nei settori agricolo e edile.

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• Venezuela: negli ultimi anni, un numero crescente di venezuelani è arrivato in Argentina a causa della crisi economica e politica nel proprio paese. Si stima che oltre 200.000 venezuelani vivano ora in Argentina, rendendola una delle principali destinazioni per questa diaspora.

• Immigrazione asiatica: c’è una piccola ma crescente comunità di immigrati cinesi e coreani, soprattutto nelle grandi città come Buenos Aires, dove sono attivi nel settore del commercio e dei servizi.

L’Argentina rimane un crogiolo di culture e tradizioni, con una popolazione che riflette il suo ricco passato di immigrazione e la presenza delle antiche culture indigene.
Le sfide demografiche del futuro includono il mantenimento di un tasso di crescita stabile e l’integrazione dei nuovi flussi migratori che continuano a trasformare la società argentina.

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