Ecco un bel programma di viaggio eco-solidale che unisce la possibilità di conoscere a fondo l’Ecuador. Il tour consente infatti di vivere e ammirare le maggiori attrazioni naturalistiche, artistiche e paesaggistiche del Paese ma anche di immergersi in diverse realtà sociali e progetti di comunità e di impegnarsi anche per migliorare le condizioni di vita degli abitanti.
Grazie a questo programma potrai conoscere alcuni dei 18 incredibili posti dell’Ecuador che consiglio di visitare.
L’IMPEGNO ECO-SOLIDALE DI QUESTO PROGRAMMA
Borraccia termica offerta all’arrivo dalla tua guida. Puoi riempirla nelle numerose stazioni di approvvigionamento di acqua potabile durante il viaggio, anche alla reception dei tuoi hotel. Questo nuovo sistema impedisce il consumo di bottiglie di plastica in loco.
Per i pasti, le porzioni sono studiate al fine di ridurre al minimo gli sprechi alimentari. Nel caso del buffet self-service, la tua guida attirerà la tua attenzione su questo fatto.
In loco, il viaggio è garantito senza plastica monouso..
La tua guida specializzata è selezionata non solo sull’eccellenza delle sue conoscenze e del suo livello di italiano ma anche sulla base del suo impegno per la conservazione dell’ambiente, il rispetto per le persone incontrate, l’ascolto e la condivisione.
Visite, riunioni e azioni speciali:
- Donazione all’Unesco per due siti a Quito.
- Alloggio in un lodge in Amazzonia impegnato dal punto di vista ambientale e sociale.
- Pranzi:
- fondazione a beneficio dei bambini di strada a Quito.
- Presso una comunità ad Otavalo
- in un ristorante eco-solidale certificato Fairtrade a Quilotoa.
- in una comunità dedicata all’agriturismo ad Alausi.
- in una comunità unica nelle Ande di Salasaca.
- nel cuore di una piantagione di cacao biologico certificata e del commercio equo e solidale a Guayaquil.
- Incontri partecipato nelle comunità andine di Otavalo e San Juan del Cid.
- Visita a una comunità di piccoli coltivatori di cacao ai margini dell’Amazzonia.
- Visita a una ONG in Amazzonia che aiuta a salvare gli animali selvatici.
- Visita a una comunità kichwa in Amazzonia.
- Visita alla comunità di Salasaca, un gruppo etnico unico nelle Ande ecuadoriane.
- Laboratorio in una comunità di pittori andini nella regione di Quilotoa.
PROGRAMMA
1° giorno: Italia-Quito
Ben arrivata/o all’aeroporto Marisal Sucre di Quito. Verrai accolta/o da una guida parlante italiano che ti accompagnerà all’hotel Rio Amazonas. Quito è situata nella zona centro-settentrionale dell’Ecuador, sulla catena andina, a 2.850 metri di altezza, ai piedi del vulcano Pichincha (4.794 m).
Quito gode di un clima temperato, con escursioni termiche annue poco accentuate, notti fresche e precipitazioni abbondanti. La cena sarà libera. Soggiornerai all’hotel Reina Isabel.
2° giorno: Quito-Cayambe-Quitsato-Otavalo
Inizierai la tua giornata a Quito con una passeggiata prima nel mercato di Santa Clara per un primo contatto con la vita quotidiana dei Quiteños e in seguito nel quartiere La Ronda, il più antico di Quito dove potrai assaggiare una prima, dolce specialità locale: la “colaciones“.
Arrivo quindi nel “Vecchio Quito” quartiere coloniale, gioiello storico e culturale della nazione equatoriale che si fregia del titolo UNESCO di Patrimonio dell’Umanità. I suoi monumenti religiosi sono grandi esempi della famosa “Scuola di Quito” (XVI-XVIII secolo), la più importante in Sud America durante la colonizzazione.
Ammirerai la Piazza dell’Indipendenza, attorno a cui si affacciano i palazzi governativi civili e religiosi: il Palacio Presidencial, il Palacio de la Municipalidad, l’Arcivescovado e la Cattedrale. In seguito ammmirerai la chiesa e il monastero di San Francisco, costruita sui resti di un palazzo Inca, una vera città nella città e la Chiesa della Compaia, un gioiello gesuita del XVII secolo.
Una visita a questi ultimi due monumenti patrimonio dell’Unesco include una donazione per visitatore, fornendo un fondo per sostenere la loro manutenzione.
Pranzerai in un piccolo ristorante gestito da una fondazione. Con questo pranzo si sta aiutando a finanziare il suo programma per i bambini di strada a Quito. Verrà presentato il piano d’azione messo in atto per migliorare le condizioni di vita dei bambini abbandonati.
Dopo pranzo partirai alla volta della “Mitad del Mundo” a 30 minuti a nord di Quito, il luogo dove è stato stabilito con precisione il passaggio della linea equatoriale, che segna esattamente la latitudine 00°00’00. Potrai visitare il museo di Etnologia, dove sono esposte fotografie della fauna e della flora locali e sono spiegati usi e costumi delle differenti etnie indie.
Arriverai quindi a Otavalo, a 2530 metri di altitudine, nella provincia di Imbabura, un dolce susseguirsi di montagne costellate di laghi e dominate dagli imponenti vulcani Imbabura, Cayambe e Cotacachi.
√ Leggi il mio post Quito cosa vedere: 9 posti che devi assolutamente visitare
√ Guarda la Mappa Google di Quito >>
3° giorno: Otavalo-Peguche-Cotocachi-Ciococha-Otavalo (circa 1 ora e 30 andata e ritorno)
Oggi, nell’incantevole paesino di Otavalo a 2.600 m di altitudine, ti aspetta un bagno di folla nel più grande mercato tessile dell’Ecuador e uno dei mercati più famosi del Sud America.
Il mercato è un appuntamento fisso in Plaza de Ponchos, ma ogni sabato le bancarelle si espandono in tutta la città e migliaia di locali e visitatori si mescolano in un festival di acquisti, vendite e contrattazioni. L’ambientazione della cittadina è molto attraente, incastonata a 2.530 metri nella verdeggiante valle del Amanecer tra due vulcani dormienti: Cotacachi a nord-ovest e Imbabura a est.
Gli uomini della comunità otavaleña vestono pantaloni bianchi e poncho di colore scuro, le donne portano un abito lungo in tela e una blusa immacolata delicatamente ricamata, adornata con ampie collane e un turbante nero come cappello.
Scoprirai l’incredibile mercato del bestiame, quello della frutta e verdura, dei tessuti, ed infine avrai tempo per scoprire l’affascinante villaggio.
Un incontro con i membri della comunità andina di La Calera
Questo programma comunitario è dedicato al rilancio economico dei gruppi indigeni della regione, attraverso la creazione di microimprese che rispettano dei principi fondamentali come la solidarietà e la protezione dell’ambiente.
I membri della comunità ti faranno conoscere il progetto Sembrando Oxigeno (“piantando ossigeno”) che si concretizza attraverso campagne di riforestazione, a cui potrai partecipare nel pomeriggio e di educazione ambientale diretta alle nuove generazioni. scopri le loro tradizioni e partecipa direttamente al lavoro agricolo.
I tessitori della comunità ti presenteranno invece la loro arte e abilità ancestrale e canteranno una canzone in quichua (derivata dal quechua) che ti verrà tradotta dalla guida.
Quindi gli agricoltori della comunità, ti mostreranno come piantare nuove piante e arbusti e potrai cimentarti tu stessa/o in questa attività. Il Pranzo sarà consumato con i membri della comunità.
La visita aiuta a finanziare la comunità.
Dopo questa bella esperienza, proseguirai quindi il tuo viaggio verso la cascata di Peguche, ancora oggi un luogo di devozione alla “Pachamama”, Madre Terra.
Visiterai in seguito la splendida laguna di Cuicocha, formata dal collasso del cratere di un vulcano. Le due isolette che vedrai sono state create dalla massa eruttata. Il bello di questa laguna è che è tranquilla (a parte nei week end), ha un bel sentiero che percorre il perimetro e lo scenario di fondo è formato dai vulcani Cotocachi, Imbabura e Cayambe. Rientrerai quindi a Otavalo. Cena e notte all’ hotel La Locanda delle Palme.
4° giorno: Otavalo-Tena-Amazzonia (circa 4 ore e 30 di auto)
Partenza per l’Amazzonia! Percorrerai una bellissima strada di montagna che valica un passo a 4.000 metri di altitudine, per poi discendere vertiginosamente verso la foresta amazzonica. Potrai così notare il drastico cambio di vegetazione, di architettura delle abitazioni e il cambio delle etnie.
Nella regione di Tena, visiterai una comunità di piccoli coltivatori di cacao che ti inviteranno nella loro piantagione per spiegarti il percorso della coltivazione, dalla semina alla raccolta. Infine ti mostreranno la tostatura dei semi prima e la creazione della pasta di cacao.
La tua visita aiuterà a finanziare la comunità.
Nel pomeriggio, dopo esserti sistemato a aver pranzato nel Suchipakari Jungle Lodge, avrai il primo contatto con la giungla amazzonica, grazie a una passeggiata sui sentieri della foresta primaria e secondaria, lungo i quali osserverai diverse specie di uccelli e insetti e molte specie di alberi esotici e di piante medicinali utilizzati non solo in medicina, ma anche nella costruzione e in altre attività locali.
Proseguirai quindi con un divertente giro in tubing sul fiume (discesa del fiume seduti all’interno di grosse camere d’aria di camion!) per un’ora, nel mezzo di un ambiente molto bello, fino al lodge, dove cenerai e passerai la notte.
5° giorno: Amazzonia
Dopo colazione, navigherai sul Rio Napo a bordo di una lunga barca fluviale a motore per raggiungere un centro di conservazione della fauna selvatica creato da una coppia ecuadoriana nel 1993. Qui gli animali selvatici, trovati in difficoltà, feriti o sequestrati a proprietari privati vengono trattati, riabilitati e reintrodotti nel loro ambiente naturale. (in Ecuador è vietato vendere o acquistare animali selvatici). Quelli che non possono essere rilasciati sono accolti nel centro, che gestisce anche un programma di educazione ambientale.
La tua visita aiuta a finanziare le attività di questa ONG.
La visita di oggi ti consentirà di vedere animali generalmente difficile da osservare nella fitta foresta pluviale amazzonica come il giaguaro, l’ocelot, il tapiro, il boa o animali più a come coatis, capibara (i roditori più grandi esistenti) e varie specie di scimmie, are, tucani e pappagalli, molti dei quali vagano liberamente nel loro habitat naturale.
Dopo pranzo, farai visita una famiglia kichwa; avrai così l’opportunità di saperne di più su questo gruppo etnico indigeno, di conoscere le sue tradizioni, le tecniche agricole che utilizza, le piante medicinali a cui ricorre, i suoi metodi di caccia ancestrali con cerbottane o trappole posate nella foresta e il loro modo per “attirare” i caimani … Sarà anche l’occasione per osservare il magnifico uccello Hoatzin, le scimmie scoiattolo, per citarne alcune.
La tua visita aiuta a finanziare la comunità. Cena e notte al lodge.
6° giorno: Amazzonia-Baños (circa 3 ore di auto)
La prima tappa della giornata sarà in un laboratorio che crea oggetti balsa, un legno amazzonico molto leggero. Quindi, visiterai una distilleria di rum artigianale.
Continuerai quindi per Baños, sull’imponente e spettacolare strada del canyon Pastaza, fermandoto ad ammirare le cascate del Pailon del Diablo (il calderone del diavolo). Qui attraverserai il canyon grazie a una teleferica per raggiungere la cascata di El Manto de la Novia.
Arriverai infine a Baños, una cittadina termale dominata dal vulcano attivo Tungurahua. Dopo il pranzo in un locale tipico, conoscerai la cittadina facendo anche una degustazione di “melcocha” (marshmallow a base di zucchero di canna) e una visita a un laboratorio di “tagua” (avorio vegetale ricavato dalla noce di un albero amazzonico).
La cena sarà preceduta da un corso di cucina tenuto dal proprietario del ristorante, che ti insegnerà come preparare i famosi llapingachos(crocchette di patate e formaggio) accompagnati dalla non meno famosa salsa piccante aji e crema di avocado. Soggiornerai all’hotel La Floresta.
7° giorno: Baños-Salasaca-Parco nazionale Cotopaxi-Lasso (circa 2 ore e mezza di strada)
Incontro con i membri della comunità andina di Salasaca
Gli abitanti di questo villaggio provengono principalmente dalla Bolivia, i loro antenati sono stati deportati dagli Inca a metà del XIII secolo. Rappresentano quindi una particolare etnia nelle Ande, con le sue tradizioni e il suo dialetto. Potrai scoprire questo straordinario patrimonio attraverso una visita al cimitero dove l’huiracama (lo sciamano) spiegherà le celebrazioni speciali della festa del defunto e il principio della cosmovisione andina.
Parteciperai alla realizzazione della bevanda chahuarmish, che è fatta di agave andina e a una dimostrazione di tessitura; i Salasaca sono rinomati per i loro magnifici tessuti ricchi di motivi precolombiani.
Visiterai una scuola del villaggio per comprendere le origini dell’educazione interculturale bilingue (dialetto salasaca).
Prenderai parte a un pranzo speciale preparato dalla comunità durante il giorno.
La tua visita aiuta a finanziare la comunità.
Ritornerai a nord fino al Parco Nazionale Cotopaxi, una riserva di flora e fauna andina per lo più desertica dominata dal Cotopaxi, il secondo vulcano attivo più alto del mondo.
Il Cotopaxi è molto fotogenico, tanto la sua silhouette è immortalata negli scatti di turistici e visitatori. Il parco nazionale, che protegge questo vulcano assieme ad altre due cime più alte di 4.700 metri, è secondo solo alle Galápagos nel numero annuale di visitatori.
Gli ambienti di questa area protetta cambiano a seconda della altitudine. Sino a 3600 metri si trovano foreste montane umide, ma la parte più grande è coperta da páramo a 4.000-4.500 metri, l’ambiente d’alta quota tipico delle Ande.
Proseguirai poi per Lasso dove arriverai nel pomeriggio. Soggiornerai all’hotel La Quinta Colorada. La cena sarà speciale; gusterai infatti il “sancocho de res”, una zuppa andina a base di manzo.
Leggi il mio post Cotopaxi, Ecuador: cosa vedere e cosa fare nel parco
8° giorno: Lasso-laguna Quilotoa-Riobamba (circa 5 ore e 30 minuti di auto)
Ecco un’altra bellezza naturalistica che ti attende oggi: la splendida laguna di Quilotoa, che ammicca nel cuore del Paese e ammaglia chi percorre la Avenida de los Vulcanos. La vista delle acque smeraldine della laguna Quilotoa è forse uno degli scenari più belli che appaiono nella Sierra Centrale. In una giornata limpida, nubi e cielo si specchiano nella laguna, che si trova 400 metri più in basso del bordo del cratere, con i vulcani Cotopaxi e Ilinizas che fanno da splendida cornice.
La laguna si è formata solo 800 anni fa, dopo una eruzione che provocò il collasso del vulcano. La leggenda locale narra che sia senza fine, mentre i geologi ritengono che sia profonda ben 250 metri.
Una volta arrivati al bordo del cratere in cui giace la laguna Quilotoa, si hanno due possibilità. La prima è di startene ad ammirare questo gigantesco occhio della Natura, nel bellissimo e moderno Shalalá Mirador, un avveniristico belvedere di legno che consente di avere una visione perfetta della laguna
La seconda possibilità è di scendere per raggiungere la laguna. Sono 400 metri di dislivello da fare, una camminata di una quarantina di minuti circa. Arrivato all’acqua, puoi fare una escursione in barca o in kajak, rilassarti sulla riva (bagno sconsigliato per il freddo) e poi risalire. Se sei allenata/o in un’oretta sarai nuovamente in cima, altrimenti c’è sempre la possibilità di risalire sul dorso di un mulo (costo circa US$ 10/persona).
Pranzo in un ristorante che partecipa a un progetto di eco-solidarietà certificato Fairtrade.
Parteciperai a un corso di pittura “naif” dove la pelle di pecora viene utilizzata come tela. Meglio conosciuta come “Tigua“, questa arte pittorica, le cui origini risalgono ai tempi pre-Inca, rappresenta alcune credenze mitologiche in tavolozze cromatiche molto vivide.
La tua visita aiuta a finanziare la comunità.
Nel pomeriggio partirai alla volta di Riobamba, soprannominata “Sultana delle Ande” per la sua posizione privilegiata ai piedi del Chimborazo (6.310 m). Questo vulcano estinto non è solo il punto più alto del Paese ma anche, a causa del rigonfiamento del pianeta all’equatore, il punto più lontano dal centro della Terra, secondo la terza missione geodetica francese del 1916.
Riobamba è una cittadina che si è sviluppata attorno alla ferrovia che collega la costa alle Ande. Con le sue case bianche e le sue strade dritte, a 2.750 m sul livello del mare, è circondata da magnifiche cime. Cenerai e soggiornerai all’hotel Casa Real.
√ Leggi il mio post Laguna Quilotoa: cosa vedere, cosa fare. Il Circuito di Quilotoa
9° giorno: Parco nazionale Chimborazo–Alausi-Ingapirca (circa 4 ore di auto)
Oggi visiterai il Parco Nazionale del Chimborazo, una riserva di flora e fauna andina a 4.000 m di altitudine, dove avrai l’opportunità di vedere le vigogne, il più piccolo e selvaggio dei quattro camelidi andini, la cui lana è la più sottile del mondo.
√ Leggi il mio post sul Parco nazionale Chimborazo >>
Proseguirai poi verso la stazione di Alausi, dove inizierai un viaggio molto particolare!
Ti imbarcherai infatti a bordo del “Treno delle Ande” in direzione della stazione di Sibambe, dove anche ai nostri giorni l’arrivo del treno continua ad essere un avvenimento. Il viaggio è una vera e propria avventura; due ore a bordo di semplici vagoni, attraversando paesaggi spettacolari come la “Nariz del Diablo“. Qui il treno, a causa della forte pendenza della montagna, è costretto ad effettuare numerose inversioni di marcia.
√ Leggi il mio post su La Nariz del Diablo >>
Pranzo in uno dei ristoranti che fa parte della rete ecuadoriana di resort comunitari, che promuovono l’associazionismo con opportunità e benefici per l’intera comunità di Totle, garantendo l’uguaglianza dei sessi con l’emancipazione delle donne.
Proseguirai per Ingapirca ad un’altitudine di 3.100 metri slm del sito archeologico ad oggi considerato il più importante monumento preispanico dell’Ecuador. Ingapirca era un imponente centro urbano e amministrativo costruito, per ordine di Huayna Capac nel XV secolo, sulle rovine del più importante centro politico-religioso del regno Caari.
Il sovrano Inca vi soggiornò durante i suoi viaggi nell’impero e l’edificio principale si presenta come un castello enigmatico e maestoso. La sua forma ellittica è senza eguali in tutto il mondo Inca.
La cena e il soggiorno saranno presso la Locanda di Ingapirca.
10° giorno: Ingapirca-San Juan del Cid-Cuenca (circa 3 ore di auto)
Partenza per San Juan del Cid per un incontro partecipativo con i membri di una comunità.
Al mattino, condividerai la vita quotidiana delle donne della comunità, focalizzata principalmente sull’agricoltura: mungere le mucche, tosare pecore o raccogliere mais. Ti verrà anche presentato il complesso uso della “paja toquilla”, una fibra naturale estremamente fine, la base del cappello panama, che in realtà è nato ed è creato in Ecuador. Queste attività daranno luogo a veri e propri momenti di scambio e complicità.
Pranzo con i membri della comunità.
Nel pomeriggio parteciperai all’animazione di laboratori socioeducativi e giocosi, volti a sviluppare la creazione culturale dei giovani nella comunità, che spesso trascorrono gran parte del loro tempo libero nei campi. In programma: disegno, pittura, canto o giochi all’aperto con bambini dai 4 ai 12 anni, il cui numero varia a seconda del periodo. Non sono richieste competenze specifiche.
Tutti sono in grado di portare un “know-how”, supporto, passione o anche voglia di condividere con questi giovani dinamici, curiosi e accattivanti. Ogni viaggiatore partecipa direttamente e personalmente al progetto, indipendentemente dall’età e dal temperamento. Allo stesso tempo, i viaggiatori saranno supervisionati da un coordinatore locale che garantisce il buon funzionamento di questi momenti di scambio e condivisione garantendo al contempo la traduzione.
La tua visita aiuta a finanziare la comunità.
Continuazione per la città di Cuenca, la più bella città coloniale del paese situata a 2.600 m di altitudine.
Soggiornerai e cenerai presso l’hotel Raymipampa.
√ Leggi il mio post su Cuenca >>
Giorno 11: Cuenca
Esplorerai in mattinata, dopo la colazione, l’armonioso centro storico di Cuenca, una città tranquilla con splendidi edifici coloniali del XVII secolo, edifici repubblicani e la sua nuova cattedrale in mattoni rossi sormontata da magnifiche cupole blu. Ecco cosa farai:
√ Passeggiata tra i mercati popolari, quello dei fiori nella piazza della Chiesa carmelitana dell’Assunzione, così come quello di frutta e verdura.
√ Visita al Museo dei Cappelli di Panama della famiglia Ortega. Questi famosi cappelli di paglia “toquilla” di origine ecuadoriana provengono da Montecristi, un piccolo villaggio nella provincia di Manabi, sulla costa del Pacifico. Homero Ortega e la sua famiglia hanno dedicato quattro generazioni al processo di creazione ed esportazione dei cappelli.
√ Visita del Museo delle Culture Aborigene, un’imponente collezione archeologica ed etnografica privata.
Il pomeriggio sarà a tua disposizione per la scoperta di Cuenca in autonomia. Pranzo e cena in ristorante.
12° giorno: Cuenca-Parco nazionale Cajas-Guayaquil (circa 4 ore e 30 ore di auto)
Prima di raggiungere Guayaquil attraverserai gli splendidi paesaggi del Parco Nazionale di Cajas ad un’altitudine di 4.500 m. Situato vicino a Cuenca, il Parco Nazionale El Cajas è caratterizzato da altipiani che vanno dagli oltre 3000 metri fino a quasi 4500: anche qui come in molti parchi dell’Ecuador è importante tenere conto dell’altitudine, che può mettere a dura prova i meno allenati.
A lasciare senza fiato nel Parco El Cajas, però, è anche il paesaggio: tra vallate, laghi di origine glaciale e fiumi, la vista è spettacolare, con grandi specchi d’acqua che riflettono montagne e foreste tutto attorno.
Pranzerai al ristorante della Hosteria Las 2 Chorreras
Avrai poi modi di visitare una piantagione di banane, un frutto per cui l’Ecuador è uno dei maggiori esportatori a livello mondiale. Proseguirai poi alla volta di Guayaquil, la capitale economica del Paese. Dopo grandi sforzi di sviluppo, la città è ora una piacevole metropoli con il superbo Malecon Simon Bolivar, una camminata sulle rive del fiume Guayas. Visiterai poi il quartiere Las Peas con le sue belle case colorate. La cena di fine viaggio sarà presso un ristorante specializzato in pesce. Soggiornerai al Grand Hotel Guayaquil.
√ Leggi il mio post su Guayaquil >>
13° giorno: Guayaquil-Puerto Morro-Guayaquil- Partenza
Partirai di prima mattina da Guayaquil per Puerto Morro, sulla costa del Pacifico, un pittoresco paesino circondato da esuberanti mangrovie verdi. I suoi abitanti vivono di pesca artigianale e raccolta di molluschi sostenibile. Puerto Morro si trova in una zona rurale dichiarata nel 2007 dal Ministero dell’Ambiente, Area Protetta – Rifugio Vita Silvestre delle mangrovie.
Salirai a bordo di una barca per osservare la fauna selvatica: avrai la possibilità di ammirare delfini, aironi e numerosissime fregate che vivono sull’Isola degli Uccelli. Rientrerai a Playas de Villamil e potrai rilassarti sulla spiaggia; pranzerai in un ristorante proprio sull’arenile!
In seguito sarai accompagnata/o all’aeroporto di Guayaquil per il tuo volo di rientro in Italia o di proseguimento del viaggio verso le Galapagos o per altre destinazioni.
√ Durata del viaggio: 13 giorni /12 notti
√ Categoria struttura: 3*
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LA QUOTA COMPRENDE
– Sistemazione in camera doppia negli hotel indicati o similare
– Colazione americana o buffet, dipendendo dall’ hotel.
– Pasti come da programma
– Entrate e visite indicate nel programma
– Guida ed autista in italiano per tutto il circuito terrestre. (guida / autista per la base 2 partecipanti)
– Tasse per il Parco Nazionale Cotopaxi
– Treno La Narizi del Diablo (vedi nota nel programma)
LA QUOTA NON COMPRENDE
– Voli Internazionali
– Bevande e spese personali.
– Tutti i servizi non indicati
– Mance per guida ed autista
– Iscrizione (€ 40/persona)
– Assicurazione annullamento/medico/bagaglio (3,5% del valore del viaggio)
– Tutto quanto non menzionato ne “La Quota comprende”.
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NOTA BENE
√ I programmi prevedono sia viaggi individuali che di gruppo. I viaggi individuali possono partire in qualsiasi giorno dell’anno, anche con una sola persona!
I viaggi di gruppo prevedono invece date fisse e partenza confermate con minimo due persone. Ovviamente, una volta confermata la partenza, anche i “single” si possono aggregare!
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12. SCOPRI CHI SONO
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera. E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 350 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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