La Bolivia offre più di quanto immagini, e se stai pianificando un Viaggio in Bolivia con l’idea di esplorare le zone di confine tra Ande e Amazzonia, il Parco nazionale Amboró potrebbe diventare la tua meta ideale.
Ti trovi di fronte a un’area protetta che copre oltre 6000 km² di foreste, vallate e cime nebbiose, un vero scrigno di biodiversità.
In questo contesto, la giungla boliviana rivela la sua essenza più pura: fiumi limpidi dove nuotare, cascate nascoste e avvistamenti di specie rare a ogni angolo, un’iniezione di energia per l’anima e gli occhi.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta del Parco nazionale Amboró.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e della Bolivia (per cui, come tour operator, ho creato negli anni 24 programmi di viaggio); ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 950 post le straordinarie bellezze della Bolivia e dell’America latina.
Alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Parco nazionale Amboró: dove si trova e come arrivare
Il Parco nazionale Amboró si trova in una posizione strategica della Bolivia, diviso tra il Dipartimento di Santa Cruz e alcune zone limitrofe alla provincia di Chuquisaca, nei pressi di Sucre.
È un territorio che unisce tre grandi ecoregioni: la foresta amazzonica, la regione del Chaco e i rilievi delle Ande, creando così un mosaico di habitat che fanno di Amboró uno dei parchi più variegati dal punto di vista ecologico. Tuttavia, non esiste un unico accesso al parco: si distinguono generalmente un settore settentrionale (o nord) e uno meridionale (o sud), ciascuno con i propri punti di ingresso.
Settore Nord: partenza da Santa Cruz de la Sierra
Se parti da Santa Cruz de la Sierra e punti al settore settentrionale del parco, dovrai dirigerti verso località come Buena Vista o La Chonta, zone note per la vicinanza ai fiumi e alle foreste di pianura.
Il viaggio in auto può richiedere circa 3 ore, ma devi sempre tenere conto delle condizioni stradali che, soprattutto durante la stagione delle piogge, possono complicare la percorrenza.
Lungo il tragitto, troverai cartelli che segnalano le biforcazioni per i principali accessi al Parque Nacional Amboró. Se preferisci non guidare o vuoi vivere l’esperienza in modo più rilassato, è possibile organizzare transfer privati con autista; per conoscere i dettagli e i costi, puoi contattarmi e posso aiutarti a pianificare gli spostamenti in modo personalizzato.
Settore Ovest e Sud: rotta verso Samaipata e Comarapa
Se invece preferisci esplorare la zona più alta o occidentale del parco, potresti fare rotta su Samaipata, un villaggio situato a circa 3 ore da Santa Cruz, e proseguire da lì con guide locali che conoscono i sentieri montani e le cascate di quell’area.
In alternativa, ci si può dirigere verso Comarapa, nella parte meridionale, un’altra base da cui organizzare escursioni nelle zone meno battute di Amboró. Qui, il viaggio su strada può richiedere anche 4 o 5 ore, e alcune sezioni montane presentano tornanti e dislivelli consistenti, ma il panorama che si apre man mano che sali di quota ripaga degli eventuali disagi.
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Da Sucre al settore Sud
Arrivare da Sucre implica un tragitto più lungo, spesso superando 4-5 ore di macchina, e ti consentirà di raggiungere le aree meridionali del parco, tra cui appunto la regione di Comarapa.
Durante questa rotta, attraverserai alture andine per poi scendere gradualmente verso valli più umide e foreste sempreverdi. È un viaggio che richiede una buona dose di pazienza, ma offre viste magnifiche sulle gole e sulle catene montuose della Bolivia centrale.
Consigli per mettersi in viaggio
In tutti i casi, è indispensabile informarsi in anticipo sulle condizioni delle strade e sulla presenza di eventuali frane, soprattutto se stai pianificando di muoverti in auto durante la stagione delle piogge.
Alcuni tratti possono risultare fangosi o addirittura chiusi. Avere un mezzo 4×4 o affidarsi a conducenti esperti può fare la differenza, soprattutto se intendi raggiungere settori remoti del parco.
Ricorda sempre di portare con te acqua, snack e un kit di primo soccorso, data la lontananza dai centri abitati.
Cosa vedere e fare al Parco nazionale Amboró
Il Parco nazionale Amboró è un vasto mosaico di ecosistemi, e la divisione in settori (nord e sud-ovest) ti consente di scegliere tra esperienze diverse, a seconda del tempo che hai a disposizione e delle tue preferenze.
In generale, l’ambiente è costituito da foreste pluviali di bassa quota, aree collinari e tratti più elevati dove la nebbia rende il paesaggio quasi magico. Le attività spaziano dal trekking alle escursioni guidate, passando per momenti di birdwatching e opportunità di nuotare in corsi d’acqua cristallini.
Settore Nord (zona Buena Vista – La Chonta – Rio Saguayo)
Se scegli di entrare nel parco dalla parte nord, con base nella zona di Buena Vista, ti ritroverai in ambienti di foresta amazzonica dove la vegetazione è rigogliosa e ricca di corsi d’acqua.
Da qui, potresti raggiungere il Rio Saguayo, che attraversa una parte del parco offrendo scorci idilliaci sulle sponde: in alcuni tratti, la corrente è abbastanza tranquilla da permetterti un bagno rinfrescante.
Con un po’ di fortuna, avvisterai capibara, caimani e una varietà di uccelli colorati come are e tucani. Le agenzie che operano in zona organizzano spesso escursioni guidate di una o più giornate, con pernottamenti in eco-lodge o campi base nel fitto della giungla.
Tra le mete più famose del settore nord spicca La Chonta, un’area dal fascino particolare, popolata da cervi e, in casi più rari, dai giaguari.
Molti sentieri presentano passerelle costruite a qualche metro di altezza, che ti permettono di camminare sopra le chiome degli alberi in totale sicurezza, mimetizzandoti con la fauna e godendo di una prospettiva insolita sulla foresta pluviale.
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Settore Sud-Ovest (zona Samaipata – Comarapa – La Cataratta Pedregosa)
Spostandoti invece nel settore sud-occidentale, vicino a Samaipata o Comarapa, entri in un territorio con tratti più montani e freschi, dove la Cordillera si avvicina alle aree amazzoniche, regalando boschi nebbiosi e vallate panoramiche.
I trekking qui possono risultare più impegnativi, con salite e discese tra foreste miste di piante andine e amazzoniche. Se sei un amante del brivido, non perderti un percorso fino alla catarata Pedregosa: oltre all’emozione di tuffarti in acque limpide, ti troverai di fronte a rocce giganti e piscine naturali dove il tempo sembra fermarsi.
Altri punti di riferimento sono i tratti di sentiero che collegano antiche rotte precolombiane, usate dagli abitanti locali per spostarsi tra le vallate. In alcuni casi, potresti incontrare piccole comunità indigene o contadini dediti alla coltivazione sostenibile. Le guide della zona, se ben preparate, ti racconteranno la storia di queste genti e ti indicheranno le piante medicinali, i frutti selvatici e le abitudini della fauna selvatica che popola la zona.
Affidarsi a guide locali esperte
Sia che tu scelga l’accesso settentrionale o quello sud-occidentale, è indispensabile appoggiarti a guide locali che conoscano palmo a palmo i sentieri, le aree migliori per avvistare animali e gli eventuali rischi (frane, caduta alberi, piene improvvise dei fiumi).
Gli operatori seri ti forniranno dettagli sui tempi di percorrenza, il livello di difficoltà di ogni itinerario e le previsioni meteo, indispensabili in un contesto naturale così variabile.
In questo modo, potrai vivere il Parco nazionale Amboró con la tranquillità di sapere di essere in mani esperte.
Poche cose infatti rovinano un’avventura in mezzo alla natura come lo smarrirsi tra la fitta vegetazione o doversi ritirare in anticipo a causa di condizioni climatiche sottovalutate.
Una buona organizzazione ti regalerà invece l’occasione di scoprire specie endemiche, ammirare cascate nascoste e, perché no, fare il bagno in acque cristalline nel cuore di una delle regioni più ricche di biodiversità di tutta la Bolivia.
Flora e fauna del Parco nazionale Amboró
Parlare di biodiversità ad Amboró non è un’esagerazione: siamo in una zona di transizione tra Amazzonia, Chaco e Cordillera, quindi la varietà di piante e animali raggiunge livelli altissimi.
Qui potresti incontrare più di 900 specie di uccelli, dai coloratissimi pappagalli alle grandi aquile, passando per colibrì e are, un vero paradiso per i birdwatcher.
Anche sul fronte mammiferi, il parco ospita giaguari, tapiri e puma, anche se avvistarli richiede pazienza e un pizzico di fortuna.
La vegetazione spazia da foreste pluviali a bassa quota, piene di liane e felci giganti, fino alle zone più elevate, dove dominano specie arboree adattate a climi più freschi.
Non mancano piante medicinali che le comunità indigene sanno sfruttare da generazioni. Camminando tra gli alberi, ti renderai conto di come ogni albero, ogni arbusto, ogni fiore concorra a creare un complesso mosaico vitale: se cerchi una foto da cartolina, i fiori che sbocciano tra la vegetazione fitto e il sottobosco pullulano di soggetti interessanti.
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Quando andare al Parco nazionale Amboró
Il clima del parco riflette la sua posizione tra aree andine e amazzoniche, con un’alternanza tra periodi di pioggia e stagioni più secche.
Generalmente, la stagione secca va da maggio a settembre, periodo in cui le precipitazioni diminuiscono e i sentieri sono più praticabili; in questi mesi, la temperatura si mantiene tra i 20 e i 25 gradi, con notti più fresche a seconda dell’altitudine.
Se ami i paesaggi verdeggianti, potresti valutare la stagione delle piogge (in particolare gennaio-marzo), anche se dovrai fare i conti con fango e acquazzoni frequenti.
Tieni presente che durante i temporali più forti, alcuni tratti diventano inagibili, e anche il birdwatching potrebbe risultare più complicato.
Porta con te vestiti leggeri ma uniti a un k-way o una giacca impermeabile, scarpe da trekking che aderiscano bene al suolo scivoloso e una giusta protezione antizanzare: l’umidità è il regno degli insetti, e i repellenti a base di DEET o icaridina fanno spesso la differenza tra una passeggiata piacevole e un continuo “duello” con mosche e zanzare.
Consigli per organizzare un viaggio al Parco nazionale Amboró
Prima di tutto, verifica di avere i documenti in regola per la Bolivia e un’assicurazione di viaggio adeguata; le zone selvagge offrono meraviglie ma anche rischi, e la prudenza è d’obbligo.
Se arrivi dall’estero, avrai bisogno di cambiare o prelevare valuta locale (il boliviano) nelle principali città, perché nei dintorni del parco potrebbe non essere agevole trovare sportelli bancomat.
Quanto a cosa mettere in valigia, punta su abbigliamento traspirante, calze lunghe per proteggerti dagli insetti e, se pensi di pernottare nei rifugi o in campeggio, un sacco a pelo leggero e una torcia frontale con batterie di scorta.
Prima di avventurarti nel Parco nazionale Amboró, ricorda che siamo in una zona dalla natura poderosa ma anche imprevedibile. Una assicurazione di viaggio adeguata e i documenti in regola per l’ingresso in Bolivia sono requisiti fondamentali. Se arrivi dall’estero, non dare per scontato di trovare facilmente sportelli bancomat nei pressi dell’area protetta: ti conviene cambiare o prelevare valuta (boliviano) nelle grandi città (Santa Cruz o Sucre) e portare con te i contanti necessari alla tua permanenza.
Sul fronte dell’equipaggiamento, vestiti traspiranti, calze lunghe (per difenderti dagli insetti) e un k-way o una giacca a vento leggera sono essenziali; se prevedi di pernottare in rifugio o campeggio, aggiungi un sacco a pelo e una torcia frontale con batterie di scorta. E ora, vediamo più nel dettaglio le opzioni di alloggio, che variano a seconda del settorein cui intendi accedere al parco.
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Settore Nord (zona Buena Vista – La Chonta)
Se punti al settore nord del parco, spesso raggiunto partendo da Buena Vista o dalle aree vicine al Rio Saguayo, puoi trovare soluzioni che vanno dai lodge più strutturati a sistemazioni più spartane:
• La Chonta Ecolodge: immerso in una zona di boschi e corsi d’acqua, offre stanze private con servizi di base, energia solare e una cucina che utilizza prodotti freschi della regione. Molti tour operator utilizzano questa base per escursioni di 1-2 giorni alla scoperta della fauna locale (capibara, scimmie, diverse specie di uccelli).
• Refugio Mirador del Amboró: una struttura a conduzione familiare che domina una valle boscosa, perfetta per birdwatching all’alba. Le camere sono semplici, ma pulite, e la sera ci si ritrova nella sala comune per cenare insieme e scambiarsi storie di viaggio.
• Camping Saguayo (facilitato da alcune agenzie di zona): un’esperienza più selvaggia, con piazzole attrezzate lungo il fiume, dove potrai dormire in tenda. Qui, la colonna sonora è data dal canto dei tucani e dal mormorio dell’acqua.
Settore Sud-Ovest (zona Samaipata – Comarapa)
Se invece stai pianificando di accedere al parco dal settore sud-occidentale, con partenza da Samaipata o Comarapa, troverai altre opzioni che rispecchiano un ambiente leggermente più montano:
• Refugio Los Volcanes: un alloggio decisamente apprezzato dai viaggiatori che puntano a escursioni verso le quote più elevate di Amboró.
Qui, tra colline e foreste nebulari, hai camere private o dormitori condivisi, un ristorante interno e guide che partono quotidianamente per trek di vario livello, comprese le gite verso le cascate più suggestive.
• Hostería El Tucán de Oro (nei pressi di Comarapa): una struttura pensata per chi vuole un po’ di comfort, con stanze private e una piccola piscina. È il punto di partenza ideale per escursioni giornaliere ai boschi di montagna e alle cascate, tra cui la famosa catarata Pedregosa.
• Camping Comarapa: gestito da una cooperativa locale, ti permette di allestire la tenda in un’area protetta e di avere a disposizione servizi essenziali. Adatto a chi cerca un contatto diretto con la natura e desidera partire all’alba per raggiungere sentieri poco battuti.
La mia esperienza al tuo servizio
Per visitare il Parco nazional Amboró e la Bolivia puoi fare affidamento su di me: sono Roberto Furlani, esperto della Bolivia e dell’America latina, che ho ideato e realizzato il blog Viaggio-CentroSudAmerica.com, in cui ti trovi.
Grazie a più di 32 anni di attività nel Turismo e a oltre 120 programmi di viaggio in America latina (vedi oltre), di cui oltre 24 per la Bolivia, posso costruire itinerari personalizzati e sicuri per vivere appieno tutte le destinazioni del Paese.
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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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