Se vuoi scoprire un angolo di Bolivia ancora poco conosciuto ma ricco di meraviglie naturali e vestigia preistoriche, il Viaggio in Bolivia potrebbe condurti nel parco nazionale di Torotoro, a circa 140 chilometri da Cochabamba.
Da queste parti troverai cañon profondi, grotte sconosciute ai più e tracce di dinosauri che risalgono a milioni di anni fa, il tutto immerso in un paesaggio fatto di formazioni rocciose scolpite dal tempo e dall’acqua.
Preparati a un’esperienza che mescola trekking, speleologia e incontri ravvicinati con la storia naturale dell’altopiano boliviano.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta del Parco nazionale Torotoro.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e della Bolivia (per cui, come tour operator, ho creato negli anni 24 programmi di viaggio); ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 950 post le straordinarie bellezze della Bolivia e dell’America latina; alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Cosa vedere nel Parco nazionale di Torotoro
Il parco nazionale di Torotoro è famoso per i suoi percorsi che combinano trekking panoramici, visite a grotte profonde e la scoperta di impronte di dinosauri.
Ogni angolo del parco racconta una storia diversa: formazioni di roccia scolpite dallo scorrere dei fiumi, caverne che svelano il cuore sotterraneo della montagna e indizi di un passato in cui il territorio era popolato da giganteschi rettili preistorici. Vediamo più da vicino le tappe principali che non puoi assolutamente perdere.
Il Circuito Vergel
Uno dei percorsi più noti è il Circuito Vergel, che ti porta a camminare lungo il letto di un fiume incassato tra pareti di roccia. Qui trovi il cosiddetto Anfiteatro, un punto in cui le pareti si aprono e disegnano una struttura quasi circolare, e i singolari ponti naturali come il Ponte degli Innamorati, il Ponte dell’Amicizia e il Ponte del Divorzio, ognuno con una forma peculiare e una leggenda associata.
L’attrazione principale di questo tragitto, però, è il Cañon Vergel, in fondo al quale ti aspetta una cascata immersa in un paesaggio verde e sorprendentemente rigoglioso, se pensi di trovarti in una zona piuttosto arida. Se ami l’avventura, potresti decidere di fare un tuffo nelle acque del fiume, ma tieni conto che la temperatura è spesso piuttosto bassa, quindi ti serve un po’ di coraggio.
La città di pietra (Itas)
Un altro luogo iconico è la città di pietra, conosciuta come Itas: si tratta di un insieme di formazioni rocciose uniche, alcune delle quali sembrano animali, altre sono grotte o piccoli passaggi scavati dal vento e dall’acqua.
Tra questi passaggi, spicca la Grotta del Diavolo, di cui si raccontano antiche leggende: qualcuno dice che anticamente vi si svolgessero riti misteriosi, altri sostengono che il nome sia solo una trovata per richiamare l’attenzione.
Non mancano poi le “Cattedrali”, un’ampia grotta che in passato è stata addirittura usata per celebrare matrimoni, grazie alla sua acustica particolare e allo spazio sufficiente a ospitare intere comitive.
La Caverna di Umajalanta
Se l’idea di inoltrarti nelle viscere della terra non ti spaventa, la Caverna di Umajalanta è una tappa obbligata.
Considerata la grotta più grande della Bolivia, raggiunge lunghezze impressionanti, anche se la parte accessibile ai turisti rappresenta solo una porzione del sistema sotterraneo.
Preparati però a un’esperienza di speleologia vera e propria: si entra con caschi e torce, perché all’interno non esiste alcuna illuminazione artificiale. Alcuni passaggi sono stretti, da attraversare quasi strisciando, e ci sono persino piccole scalate e laghetti dove vivono pesci ciechi, creature adattate all’oscurità assoluta.
Non è un itinerario adatto a chi soffre di claustrofobia o teme gli spazi angusti, ma se ti senti a tuo agio, è un’avventura difficile da dimenticare.
Impronte di dinosauro
La parte più emozionante, soprattutto per chi ha un debole per la preistoria, sono le impronte di dinosauro che punteggiano il territorio di Torotoro. Risalenti al periodo Cretaceo, raccontano di un’era in cui immense creature dominavano questo angolo di mondo, un tempo probabilmente più umido e verde di oggi.
Qui trovi impronte di erbivori, come i grandi sauropodi, ma anche di carnivori, lasciate da predatori che calpestavano queste stesse rocce decine di milioni di anni fa. Alcune delle orme più grandi sono attribuite ai Sauropoda, con diametri impressionanti che ti fanno immaginare la mole di questi giganti. Mentre cammini, non dimenticare di guardare con attenzione il suolo: potresti scorgere segni che ti riportano indietro nel tempo, a un’epoca in cui l’uomo non era nemmeno un’idea futura.
Come arrivare al Parco nazionale di Torotoro
Raggiungere Torotoro richiede un minimo di organizzazione. La maggior parte dei viaggiatori parte da Cochabamba, dove è possibile prendere un autobus o un minivan diretto verso questo borgo remoto.
Il tragitto può durare dalle quattro alle sei ore, a seconda delle condizioni della strada, spesso accidentata.
Non aspettarti un viaggio lineare: l’altitudine e le curve si faranno sentire, ma gli scorci sulle valli e i monti circostanti rendono il percorso suggestivo.
Per quanto riguarda i collegamenti, durante l’alta stagione turistica (tra giugno e agosto, e durante i periodi di festa) i mezzi possono riempirsi in fretta, quindi è saggio prenotare in anticipo il tuo posto.
Una volta arrivato a Torotoro, ti troverai in un paese semplice ma accogliente, dove la gente è abituata a vedere visitatori in cerca delle meraviglie naturali che punteggiano il territorio.
Le strade non sempre sono ben segnalate, quindi non stupirti se qualche tratto richiederà un po’ di adattamento, soprattutto se viaggi con un mezzo proprio. Ricorda comunque che, nonostante la relativa lontananza dai grandi centri urbani, Torotoro è sempre più gettonato grazie alle sue attrattive uniche e sta migliorando le infrastrutture per accogliere al meglio i turisti.
Informazioni pratiche per visitare il Parco nazionale di Torotoro
L’accesso al parco nazionale di Torotoro è regolamentato, quindi dovrai farti accompagnare da una guida turistica autorizzata. Puoi ingaggiarla direttamente in paese o organizzarti in anticipo con un’agenzia. I costi d’ingresso al parco e per le guide possono variare, ma considera che dovrai pagare sia un biglietto di accesso sia la tariffa per la guida, che ti porterà all’interno delle varie attrazioni.
Attenzione alla mancanza di bancomat e uffici di cambio a Torotoro: la soluzione migliore è prelevare denaro in anticipo a Cochabamba o in altre città boliviane.
È opportuno portare con sé contanti a sufficienza per coprire le spese di alloggio, i pasti e le visite guidate per tutta la durata del soggiorno. In paese troverai qualche negozietto e alcuni ristoranti a conduzione familiare, ma non aspettarti una grande varietà di servizi.
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Per quanto riguarda l’alloggio, un’opzione apprezzata è l’Hotel Villa Etelvina, dove potrai riposare dopo le fatiche delle escursioni e confrontarti con altri viaggiatori, scambiandovi impressioni e consigli sulle diverse attività disponibili. La struttura offre stanze di vario tipo e un’atmosfera semplice ma calorosa, in linea con lo spirito di questo piccolo paese di montagna.
La mia esperienza al tuo servizio
Per visitare il Parco nazionale Torotoro e la Bolivia puoi fare affidamento su di me: sono Roberto Furlani, esperto della Bolivia e dell’America latina, che ho ideato e realizzato il blog Viaggio-CentroSudAmerica.com, in cui ti trovi.
Grazie a più di 32 anni di attività nel Turismo e a oltre 120 programmi di viaggio in America latina (vedi oltre), di cui oltre 24 per la Bolivia, posso costruire itinerari personalizzati e sicuri per vivere appieno tutte le destinazioni del Paese.
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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