Parco nazionale Iberá: cosa vedere, come organizzare la visita

Ultimo aggiornamento del post 18 Settembre, 2024

Se ti piace immergerti nella Natura e vuoi esplorare un luogo in Argentina veramente sorprendente, benvenuto nel Parco nazionale Iberá, il più grande del Paese. Con una superficie di 13.000 chilometri quadrati (corrispondente a poco più della Campania), situato nel cuore della provincia di Corrientes, è la principale zona, poco frequentata dal turismo internazionale, per ammirare la flora e la fauna argentina.  Scoprila con questo mio post! 

Ecco cosa potrai leggere in questo post:

1. Cosa Vedere nel Parco nazionale Iberá
2. Come visitare il Parco Iberá
3. Quando Visitare In Parco Iberá
4. Cosa Vedere in Argentina
5. I miei Programmi di Viaggio in Argentina
6. Scopri Chi sono

1. Cosa vedere nel Parco nazionale Iberá

Il parco nazionale, noto come Esteros del Iberá (esteros significa “zona umida” in spagnolo), era originariamente popolato dagli indigeni Guaraní, che vivevano nel nord dell’Argentina e in Paraguay
In Guaraní, ý berá si traduce in acqua brillante e fa riferimento alla lucentezza di questo elemento

Il Parco è dopo il Pantanal, la seconda zona umida più grande del Pianeta, che viene alimentata dall’ acqua piovana, che allaga complessivamente un territorio di circa 20.000 chilometri quadrati (delle dimensioni poco più grandi della Puglia).

Devi considerare che il Parco tutela una buona parte di questa zona dell’Argentina, formata da laghi, torbiere, paludi poco profonde – in cui si trovano gli embalsados , delle vere e proprie isole di vegetazione galleggiante –  collegati tra loro da un visto sistema di canali. La zona è anche una delle principali riserve d’acqua del Sud America. La barca è ovviamente il principale mezzo per visitare il Parco, istituito nel 2018.


Decisiva, per la sua creazione, l’attività di conservazione svolta da Conservation Land Trust (ora confluita nella Fondazione Tompkins), una organizzazione non governativa costituita da Douglas Tompkins, creatore del noto brand alpinistico/escursionistico North Face, e da sua moglie Kris.

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Il Parco nazionale Iberá , grazie ai diversi ecosistemi che lo compongono,  ospita un’ampia varietà di flora e fauna con più di 4.000 specie viventi, di cui 350 di uccelli tra cui colibrì, martin pescatori, aironi, diverse specie di anatre, rapaci tra cui avvoltoi e nibbi.


La presenza dell’area protetta, che di fatto ha riunito in un’unica entità Riserve nazionali e provinciali e aree private, ha facilitato la reintroduzione di diverse specie e sta sostenendo lo sviluppo di altre, come il formichiere, il giaguaro, il cervo della paludi e delle pampas e il caimano nero. Altri mammiferi in cui ci si può imbattere sono i capibara (avvistabili facilmente), le  lontre, le scimmie urlatrici, il crisocione (lupo della criniera) e le anaconde.

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2. Come visitare il Parco Iberá

Ci sono ben 8 zone di ingresso  al Parco nazionale. Se si vuole trascorrere unicamente una giornata, Portal Cambyretá e Portal Nacional Mburucuya dispongono di un’area ricreativa, attrezzata con tavoli per pranzare e servizi igienici. Un’altra area di base è Portal San Nicolas che dispone di un’area campeggio. Zone più sviluppate, dotate di una buona offerta di alloggi, sono Portales Carambola, Galarza, Uguay e Rio Corrientes.


Se disponi di più giorni ti consiglio due zone:  Colonia Carlos Pellegrini e Puerto Valle.
Colonia Carlos Pellegrini è un comune di circa 1200 abitanti, vicino a Portal Laguna Ibera. Offre molti servizi turistici e un buon numero di alloggi, tra cui diversi di qualità.  Qui puoi organizzare la tua visita al Parco.
Ti consiglio di raggiungere Colonia Carlos Pellegrini in auto privata (sono circa 120 km da Mercedes); in alternativa ci sono bus da Mercedes.

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3. Quando visitare il Parco Iberá

Il Parco nazionale Iberá può essere visitato tutto l’anno. Considera però che nell’estate argentina (gennaio- marzo), fa molto caldo. Il periodo ottimale va da aprile a maggio, corrispondente all’autunno,  quando fa più fresco. In primavera (da settembre a novembre) piove molto,  ma le zone umide sono più colorate e molti animali sono più attivi, in quanto  sono nel periodo riproduttivo.  I mesi invernali di giugno, luglio e agosto sono più freddi. Il  periodo ottimale per il birdwatching è tra settembre e aprile, quando migrano gli uccelli.

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4. Cosa Vedere in Argentina

Se il Parco nazionale Iberá ti ha conquistato, ci sono molte altre meraviglie in Argentina che devi assolutamente vedere.
Nel mio post “Cosa vedere in Argentina”, ti guiderò attraverso 19 destinazioni mozzafiato, dalle strade storiche di Buenos Aires, alle bellezze naturali della Patagonia.

Esplora la bellezza delle Cascate di Iguazú, perditi nelle colline di Bariloche  e vivi l’avventura nella Terra del Fuoco.
Scopri la serenità di El Chaltén e la magia di Ushuaia.

Non dimenticare di visitare il selvaggio Nord Ovest, la storica Salta la linda, e la leggendaria Ruta 40.
Ogni angolo dell’Argentina è un’avventura unica. Parti per questo viaggio indimenticabile!

👉 Leggi il mio post su “Cosa vedere in Argentina” per scoprire tutti i dettagli!
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5. Programmi di Viaggio in Argentina

Se stai preparando un viaggio in Argentina…

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Ti segnalo alcuni programmi:
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NOTA BENE
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6. Scopri Chi Sono

Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).

Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!

Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo  che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera. E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 350 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.

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