Piatti tipici del Perù: scopri la cucina peruviana e i suoi sapori unici

Ultimo aggiornamento del post 1 Ottobre, 2024

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Vuoi sapere che cosa mangiare quando viaggerai in Perù? Lo sai che la sua cucina e alcuni suoi piatti tipici sono considerati tra i migliori al mondo? La cucina è infatti un perfetto e bilanciato connubio e  un punto di incontro di gastronomie  differenti. Quella preincaica, quella incaica e quella spagnola, quest’ultima influenzata dai cibi e dalla cucina degli  arabi. A questo bisogna a aggiungere la varietà di frutta e verdura  che viene coltivata nel Paese. Questo incredibile e unico mix ha dato vita a quasi 500 piatti tipici

Il Perù può confrontarsi alla pari con l’Italia e la Francia, le due primedonne, a livello mondiale, della gastronomia!

Piatti tipici del Perù: Un viaggio tra sapori autentici

La cucina peruviana è una delle più affascinanti e ricche al mondo, caratterizzata da una fusione di sapori e ingredienti che riflettono l’incredibile biodiversità e la storia multiculturale del paese.

Grazie alla diversità climatica, che va dalle coste desertiche alle montagne andine fino all’Amazzonia, il Perù è una terra di abbondanza agricola unica. Si stima che il Paese abbia più di 3.800 varietà di patate e oltre 55 tipi di mais, dai chicchi bianchi, gialli, viola e persino neri.

Questa varietà non si limita ai tuberi e ai cereali, ma si estende anche a frutti tropicali rari, come la lúcuma, dalla polpa dorata e saporita, e la chirimoya, un frutto dolce e cremoso, chiamato anche “la frutta dei re”.

Il mais peruviano è particolarmente degno di nota per la sua varietà, usato sia per accompagnare piatti salati, come il choclo con queso (una combinazione di mais bollito e formaggio), sia per preparare bevande tipiche come la chicha morada, una bevanda fermentata ottenuta dal mais viola.

Anche i peperoncini giocano un ruolo centrale: il ají amarillo e il rocoto sono due varietà locali che conferiscono ai piatti peruviani il loro caratteristico tocco speziato.

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L’influenza delle culture nella cucina peruviana

La cucina del Perù è il frutto di un eccezionale incontro di culture, nato dall’integrazione di tradizioni indigene con influenze europee, africane e asiatiche. Questa combinazione ha creato una gamma di piatti unica nel suo genere, che incarna le diverse anime gastronomiche del paese.

Influenza spagnola

L’influenza della cucina spagnola si avverte sin dall’arrivo dei conquistadores nel XVI secolo. Gli spagnoli introdussero ingredienti fondamentali come il riso, il maiale, il grano e diversi tipi di spezie. La cucina tradizionale peruviana si fonde con queste nuove aggiunte, dando vita a piatti come il lomo saltado, che rappresenta una perfetta sintesi tra le tecniche locali e gli ingredienti spagnoli.

Un altro esempio è il ají de gallina, un piatto cremoso a base di pollo, pane, formaggio e noci, che ha le sue radici nelle ricette medievali spagnole. La preparazione utilizza il tipico ají amarillo per dare un tocco peruviano alla ricetta originaria.

L’eredità spagnola è evidente anche nei dolci peruviani, come il turrón de Doña Pepa e i picarones, che combinano elementi locali come la patata dolce e la zucca con tecniche di pasticceria importate dalla Spagna.

Influenza africana

La cultura africana ha lasciato un segno profondo nella cucina costiera peruviana, in particolare a causa dell’arrivo degli schiavi africani durante il periodo coloniale. L’influenza africana si riflette principalmente nell’uso di interiora e tagli meno nobili della carne, trasformati in piatti saporiti e sostanziosi.

Uno dei piatti più iconici legati a questa tradizione è l’anticucho, che è composto da spiedini di cuore di manzo marinato in aceto, spezie e peperoncino. Questo piatto viene generalmente cucinato alla griglia ed è una delle prelibatezze più apprezzate del Perù, soprattutto nella regione di Lima e nelle aree costiere.

Anche piatti come il tacu-tacu, un misto di riso e fagioli fritti, sono di origine africana, e rappresentano l’abilità di creare pietanze nutrienti e saporite con ingredienti semplici.

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Influenza asiatica

L’influenza asiatica, specialmente cinese e giapponese, ha trasformato profondamente la cucina peruviana. Alla fine del XIX secolo, numerosi immigrati cinesi arrivarono in Perù come lavoratori nelle piantagioni di zucchero e nelle ferrovie. Da questo incontro è nata la cucina chifa, una fusione di tecniche culinarie cinesi con ingredienti locali. Piatti come il chaufa (riso fritto alla peruviana) e il sopa wantán (zuppa di wonton) sono presenti in quasi tutti i ristoranti del Perù.

L’arrivo degli immigrati giapponesi ha invece portato alla nascita della cucina Nikkei, che combina l’amore per il pesce crudo e le tecniche di taglio giapponesi con i sapori e gli ingredienti peruviani. Il risultato più rappresentativo è il tiradito, un piatto di pesce crudo tagliato finemente e servito con salse di peperoncino peruviano e lime. A differenza del ceviche, il tiradito non prevede l’uso della cipolla, una differenza che rispecchia il gusto giapponese per i sapori più delicati.

Oltre a queste cucine, l’immigrazione italiana ha anche lasciato una piccola impronta, con influenze visibili nei piatti a base di pasta e nelle tecniche di panificazione. Tuttavia, sono le cucine cinese e giapponese che hanno avuto il maggior impatto, rendendo il Perù un autentico crogiolo culinario in cui i sapori orientali si intrecciano con la tradizione andina.

Colorful Vegetables and Fruits , marketplace Peru

Biodiversità e prodotti autoctoni

La biodiversità del Perù è unica e gioca un ruolo fondamentale nella sua cucina. Il paese vanta oltre 3.800 varietà di patate che vanno dal chuño (patate essiccate usate nelle zone andine) alle patate huamantanga, apprezzate per la loro consistenza cremosa e il sapore delicato.

Il mais peruviano è altrettanto impressionante, con più di 55 varietà, che spaziano dal tradizionale choclo (con chicchi grandi) al mais morado, utilizzato per preparare la famosa bevanda chicha morada e la mazamorra morada. Questa abbondanza di ingredienti si traduce in una cucina incredibilmente varia e creativa.

Tra i frutti tropicali, la lúcuma è uno dei più pregiati. Con il suo sapore dolce e leggermente maltato, viene spesso usata nei dessert e nei gelati. La chirimoya, invece, è conosciuta come la “frutta dei re” per la sua polpa cremosa e il sapore dolce simile alla fragola e all’ananas.

Infine, l’oca, un tubero che cresce nelle regioni andine, e la quinoa, che è oggi famosa a livello internazionale, sono solo alcuni degli altri ingredienti autoctoni che rendono la cucina peruviana così speciale. La quinoa è diventata una delle colture più esportate del Perù e rappresenta una fonte importante di proteine vegetali, perfetta per piatti vegetariani e vegani.

La cucina peruviana è molto più di una semplice combinazione di sapori; è una celebrazione della diversità culturale e della ricchezza naturale del paese. Grazie alle sue molteplici influenze e alla straordinaria varietà di ingredienti, è considerata una delle più innovative e dinamiche al mondo.

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I piatti tipici del Perù: Dalle montagne al mare

Piatti a base di pesce

Ceviche: Il re della cucina peruviana
Il ceviche è, senza dubbio, uno dei piatti più celebri della cucina peruviana, tanto da essere dichiarato patrimonio culturale della nazione. Preparato con pesce fresco (solitamente corvina, spigola o pesci locali come il lenguado), il pesce viene marinato nel succo di lime fresco.

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L’acidità del lime cuoce il pesce, che acquisisce una consistenza morbida ma compatta. Alla marinatura vengono aggiunti rocoto (un peperoncino tipico peruviano dal gusto deciso), cipolla rossa tagliata sottile, coriandolo fresco e, spesso, un pizzico di sale e pepe.

Il ceviche viene servito con contorni tradizionali come choclo, mais peruviano dai chicchi grandi e teneri, e patate dolci (camote), che offrono un contrasto dolce al sapore pungente e agrumato del piatto. Un altro elemento immancabile è il leche de tigre, il liquido ricco di sapore rilasciato dal pesce e lime, che spesso viene bevuto come “cura” per la stanchezza o per un effetto energizzante.

Tiradito: Fusione tra Perù e Giappone
Il tiradito è un piatto di pesce crudo di ispirazione giapponese, ma con sapori peruviani distintivi. A differenza del ceviche, il pesce nel tiradito è tagliato a fette molto sottili, simile al sashimi, e non viene accompagnato da cipolle. La caratteristica principale di questo piatto è la salsa speziata a base di ají amarillo (peperoncino giallo), lime e un pizzico di olio d’oliva, che viene versata delicatamente sopra il pesce. Il tiradito riflette la cucina Nikkei, frutto della fusione tra ingredienti peruviani e tecniche giapponesi, e si distingue per la sua leggerezza e delicatezza nei sapori.

Sudado de Pescado
Il sudado de pescado è un piatto tipico della costa peruviana, preparato con pesce cotto lentamente in una salsa di pomodoro, cipolla, peperoncino ají amarillo e vino bianco. Il pesce viene cotto al vapore grazie all’umidità della salsa, che rilascia un brodo saporito. Spesso servito con riso bianco e yucca (manioca), questo piatto è un’espressione del legame tra il mare e la tavola in Perù.

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Piatti a base di carne

Lomo Saltado
Il lomo saltado è una combinazione unica tra la cucina peruviana e l’influenza asiatica, in particolare cinese. È un piatto stir-fry (saltato in padella) preparato con filetto di manzo tagliato a strisce e saltato velocemente su fuoco alto con cipolla rossa, pomodori, e peperoni. La particolarità sta nell’uso della salsa di soia, che, unita alla marinatura di aceto e spezie, dà un gusto deciso e leggermente affumicato. Il lomo saltado viene tipicamente servito con patatine fritte e riso bianco, unendo così sapori e tradizioni sia peruviane che cinesi.

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Anticuchos
Gli anticuchos sono un piatto simbolo dello street food peruviano, nati dalla tradizione afro-peruviana. Questi spiedini di cuore di manzo sono marinati in una miscela di aceto, aglio, ají panca (un peperoncino affumicato tipico della cucina peruviana) e varie spezie, quindi grigliati fino a ottenere una consistenza tenera all’interno e leggermente croccante all’esterno. Vengono solitamente serviti con patate o choclo. Gli anticuchos sono un piatto che racchiude la semplicità degli ingredienti, esaltati dalla complessità della marinatura.

Seco de Cabrito
Il seco de cabrito è un piatto tradizionale della costa nord del Perù, preparato con carne di capretto. La carne viene cotta lentamente in una salsa densa e saporita a base di cilantro (coriandolo fresco), birra scura e ají amarillo. Viene solitamente servito con fagioli e riso, e la lunga cottura rende la carne estremamente tenera e succulenta.

Causa rellena

Opzioni vegetariane e vegane

Causa Rellena
La causa rellena è un piatto freddo che si presenta come un tortino stratificato. La base del piatto è il purè di patate gialle peruviane (conosciute per il loro colore intenso e la loro consistenza cremosa) mescolato con succo di lime, olio d’oliva e ají amarillo. Le patate vengono stratificate con un ripieno di avocado, mais, carote e talvolta tonno o pollo per la versione tradizionale. La versione vegana sostituisce questi ingredienti con verdure fresche come peperoni, pomodori e spinaci, mantenendo il piatto fresco e leggero, ma ricco di sapori.

Solterito
Il solterito è una delle insalate più popolari del sud del Perù, originaria della regione di Arequipa. È un piatto fresco e leggero fatto con fave, mais peruviano, pomodori, formaggio fresco (che può essere omesso nella versione vegana), olive e coriandolo. Il tutto viene condito con lime, olio d’oliva e pepe nero, risultando un piatto ricco di nutrienti e perfetto per chi desidera un’opzione vegetariana o vegana.

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Zuppe
C’è chi dice che solo lungo la costa del Pacifico, ci siano di 2500 tipi di zuppe!  Considerando le tante differenti  verdure, patate e i cereali, non c’è da stupirsi. Aprono tradizionalmente  il pranzo o la cena. Non perderti quella con quinoa.

I dolci tipici del Perù

Suspiro a la Limeña
Il suspiro a la limeña è un dessert dolce e ricco, che prende il nome dall’espressione poetica che descrive la sua delicatezza come “un sospiro”. La base di questo dolce è una crema fatta con latte condensato e latte evaporato, cotta fino a ottenere una consistenza densa simile al caramello, e arricchita con vaniglia e cannella. La parte superiore è un meringa aromatizzata con vino Porto o liquore, che crea un contrasto tra dolcezza e un pizzico di acidità.

Mazamorra Morada
La mazamorra morada è un dolce tradizionale preparato con il mais morado (mais viola), che conferisce al piatto il suo colore caratteristico. Il mais viene cotto insieme a frutta come mele, ananas e prugne secche, con l’aggiunta di zucchero, cannella e chiodi di garofano. Il risultato è una sorta di budino dalla consistenza gelatinosa, ricco di sapore e perfetto se servito con arroz con leche (riso al latte).

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Vigneto verdeggiante per la produzione di pisco a Ica, Perù con colline coperte di sabbia secca sullo sfondo

Bevande tipiche del Perù

Pisco e Pisco Sour

Il Pisco è il distillato nazionale del Perù e rappresenta una parte fondamentale dell’identità culturale e gastronomica del paese. È prodotto da uva, e il suo nome deriva dalla città di Pisco, situata nella regione di Ica, che si affaccia sull’Oceano Pacifico.
Questa regione è particolarmente adatta alla viticoltura grazie al suo clima arido e soleggiato, che favorisce la crescita di uve con un’alta concentrazione di zuccheri, ideale per la distillazione.

Storia del Pisco
La storia del Pisco risale alla colonizzazione spagnola del Sud America nel XVI secolo, quando i conquistadores portarono le prime viti dall’Europa. Poiché il trasporto del vino dalla Spagna era costoso e complicato, i coloni iniziarono a produrre il proprio vino nelle colonie, in particolare in Perù.

Fu così che, a partire dal XVII secolo, i viticoltori peruviani iniziarono a distillare il vino per produrre il Pisco. Il primo documento ufficiale che cita il Pisco come prodotto distillato risale al 1613, il che lo rende uno dei distillati più antichi delle Americhe.

Il Pisco viene prodotto principalmente nella regione di Ica, ma anche nelle aree di Arequipa, Lima, Moquegua, e Tacna. Le varietà di Pisco si distinguono per il tipo di uva utilizzata e il processo di distillazione, che non prevede l’aggiunta di acqua, né l’invecchiamento in botti di legno, a differenza di altri distillati. Questo preserva il sapore naturale delle uve.

Attualmente, il Perù produce oltre 11 milioni di litri di Pisco all’anno, rendendolo un’importante industria del paese.

Pisco sour

Il Pisco Sour: Storia e preparazione
Il Pisco Sour, il cocktail più famoso a base di Pisco, fu inventato nei primi anni del XX secolo da un barman americano, Victor Vaughen Morris, che aprì il Morris’ Bar a Lima nel 1916.

Il cocktail è una versione peruviana del whiskey sour, ma sostituisce il whiskey con il Pisco. Nel corso del tempo, la ricetta è stata perfezionata dai baristi locali, che hanno aggiunto albume d’uovo per dare cremosità e una texture soffice alla bevanda, e qualche goccia di amaro Angostura come decorazione.

Preparazione del Pisco Sour

1. Ingredienti:

• 60 ml di Pisco
• 30 ml di succo di lime
• 20 ml di sciroppo di zucchero
• Albume d’uovo
• Ghiaccio
• Amaro Angostura (facoltativo)

2. Procedimento:

• Versa il Pisco, il succo di lime, lo sciroppo di zucchero e l’albume d’uovo in uno shaker con ghiaccio.
• Agita energicamente per ottenere una consistenza cremosa.
• Filtra il cocktail in un bicchiere e aggiungi qualche goccia di amaro Angostura sulla schiuma per decorare.

Il Pisco Sour è diventato un’icona culturale e gastronomica del Perù, al punto che il primo sabato di febbraio è stato dichiarato Día Nacional del Pisco Sour, una celebrazione dedicata a questa bevanda in tutto il paese.

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La rivalità con il Cile: Chi ha inventato il Pisco?
Uno dei temi più controversi legati al Pisco è la rivalità tra Perù e Cile su chi abbia i diritti storici e geografici sul nome e la produzione del Pisco.
Entrambi i paesi rivendicano la paternità del distillato.
In Cile, la produzione di Pisco avviene soprattutto nelle regioni di Atacama e Coquimbo, e il Pisco cileno ha caratteristiche diverse, tra cui l’uso di tecniche di invecchiamento in botti di legno.

La rivalità si estende anche al Pisco Sour, che entrambi i paesi reclamano come loro invenzione. Mentre non c’è un chiaro vincitore in questa diatriba storica, il Perù ha ottenuto il riconoscimento internazionale del Pisco come prodotto esclusivo peruviano in vari mercati, incluso l’Unione Europea, e considera il proprio Pisco una delle sue eccellenze nazionali.

Cusquenian beer, traditional drink of the people of Peru who toast with this beverage in occasions of celebration and joy

Birre peruviane

Il Perù ha una tradizione birraria molto radicata, che risale ai tempi precolombiani. Prima dell’arrivo degli spagnoli, le civiltà indigene come gli Inca producevano una bevanda fermentata a base di mais chiamata chicha. La chicha de jora, prodotta con mais fermentato, era la bevanda sacra degli Inca e veniva utilizzata in cerimonie religiose e rituali.

Tuttavia, la birra come la conosciamo oggi è stata introdotta con l’arrivo dei colonizzatori europei, in particolare dei tedeschi nel XIX secolo.
Grazie al clima temperato delle Ande e alle abbondanti risorse idriche, la produzione di birra si è sviluppata rapidamente. Oggi, il Perù vanta una crescente industria della birra artigianale oltre alla produzione industriale di lager e pilsner.

Le birre più diffuse in Perù

Cusqueña: Forse la birra più conosciuta del Perù, prodotta nella città di Cusco, vicino al Machu Picchu. La Cusqueña è una lager leggera e dal sapore leggermente fruttato. La birreria produce anche versioni dorata e scura.

Pilsen Callao: Prodotta nella regione di Callao, è una delle birre più antiche del Perù, con una storia che risale al 1863. È una pilsner dal gusto rinfrescante e delicato, ideale per accompagnare piatti tradizionali.

Cristal: Una delle birre più popolari a livello nazionale. È una lager chiara, leggera e perfetta per il clima caldo delle coste peruviane.

In anni recenti, il Perù ha assistito a una crescita significativa nel settore della birra artigianale, con microbirrifici che producono birre più complesse, spesso utilizzando ingredienti locali come quinoa, mais viola, o frutta tropicale. Questo fenomeno sta attirando sempre più appassionati di birra, sia locali che turisti.

Vino versato in un bicchiere

Vino peruviano 

Anche se meno noto rispetto al Pisco e alla birra, il vino peruviano sta guadagnando visibilità a livello internazionale.
La viticoltura in Perù risale all’epoca coloniale, quando i coloni spagnoli piantarono le prime viti.
Le principali regioni di produzione vinicola sono Ica, Moquegua, Arequipa e Lima, tutte caratterizzate da un clima caldo e secco che favorisce la maturazione delle uve.

Quanto vino si produce in Perù?
Il Perù produce circa 12 milioni di litri di vino all’anno, la maggior parte dei quali proviene dalla regione di Ica.
Sebbene le quantità siano relativamente modeste rispetto ad altri paesi sudamericani come il Cile o l’Argentina, la qualità del vino peruviano sta migliorando costantemente, e alcuni vini hanno iniziato a vincere premi internazionali.

Cantine e vini più famosi

Tacama
Una delle cantine più antiche e rinomate del Perù, situata nella regione di Ica. Fondata nel 1540, Tacama produce una vasta gamma di vini, tra cui spiccano i rossi intensi come il Gran Tinto e i bianchi aromatici come il Blanco de Blancos.

Queirolo
Un’altra cantina storica, conosciuta per la sua produzione di Pisco e vini. I loro rossi come il Intipalka Tannat e i bianchi come il Queirolo Sauvignon Blanc stanno ottenendo riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale.

Tabernero
Cantina situata nella valle di Chincha, famosa per i suoi spumanti e vini dolci. I suoi vini hanno vinto numerosi premi e sono molto apprezzati nel mercato locale.

Anche se il Perù non è ancora famoso per i suoi vini, le cantine locali stanno puntando sulla qualità e sulla valorizzazione del terroir unico delle valli desertiche della costa.

Dried coca leaves in clay bowl with fresh coca tea (mate de coca) on the side, photographed with natural light (Selective Focus, Focus on the middle of the coca leaves)

Mate de Coca: Una bevanda tradizionale delle Ande

Il mate de coca è una delle bevande più iconiche e tradizionali del Perù, particolarmente diffuso nelle regioni andine. È preparato con le foglie di coca, una pianta sacra per le antiche civiltà precolombiane, soprattutto per gli Inca, che ne riconoscevano le proprietà benefiche e curative.

Proprietà e utilizzo tradizionale
Il mate de coca è noto per i suoi effetti benefici sull’organismo, in particolare per alleviare i sintomi del mal di montagna (soroche), come nausea, mal di testa e affaticamento, comuni tra i viaggiatori che si avventurano ad altitudini elevate nelle Ande. Le foglie di coca contengono alcaloidi che aiutano a migliorare la respirazione e l’ossigenazione del sangue, rendendo il mate una bevanda fondamentale per chi visita città come Cusco o Puno.

La preparazione del mate de coca è semplice: le foglie di coca essiccate vengono immerse in acqua calda (non bollente), simile alla preparazione di un tè. La bevanda ha un sapore erbaceo e leggermente amarognolo, e spesso viene addolcita con zucchero o miele per renderla più gradevole.

Collegamento culturale e simbolico
Oltre ai suoi benefici per la salute, il mate de coca ha un profondo significato culturale per le popolazioni indigene delle Ande. La coca è considerata una pianta sacra, utilizzata in riti e cerimonie religiose fin dai tempi degli Inca. Anche oggi, le foglie di coca vengono spesso masticate o utilizzate come offerta agli dei durante cerimonie spirituali, come il pago a la tierra (offerta alla Pachamama, la dea della terra).

Sebbene la coca sia spesso associata alla produzione illegale di droga, il mate de coca è un prodotto completamente naturale e legale in Perù, e fa parte della vita quotidiana di milioni di persone.

Un prodotto tipico da non perdere
Il mate de coca è ampiamente disponibile nei mercati e nei ristoranti delle zone andine e rappresenta una bevanda tipica da provare per chi visita il Perù. Non solo per i suoi benefici fisici, ma anche per l’importanza storica e culturale che racchiude, il mate de coca è un simbolo della connessione profonda tra le popolazioni indigene e il territorio peruviano.

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Esplora le isole Ballestas, immergiti nella natura della Riserva di Paracas e vivi l’avventura all’oasi di Huacachina e sorvolando le linee di Nasca.

Arequipa, il Canyon del Colca, l’ AmazzoniaVinicunca e Palcoyo le montagne colorate offrono ulteriori scorci unici di questo paese ricco di cultura e bellezza naturale. 
Senza trascurare, ovviamente, CuscoMachu Picchu e  la Valle Sacra e il nord del Perù con le sue città archeologiche di Trujillo e Chiclayo.

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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).

Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!

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