Tour Cile e Bolivia in 15 giorni: itinerari e cosa vedere

Bolivia

Tipo di Tour

Durata

15 giorni

Età consigliata

7+

Descrizione

Ecco un magnifico viaggio in Cile e in Bolivia  che regalano dei paesaggi sconfinati, durante il quale avrai la possibilità di ammirare diverse delle 18 principali  attrazioni della  Bolivia che consiglio di visitare.
Grazie a questo programma potrai inoltre conoscere alcuni dei 25 incredibili posti del Cile che consiglio di visitare.
Inizierai il tour a Santiago e nella variopinta Valparaíso.  Con qualche ora di volo dalla capitale arriverai  nel favoloso deserto di Atacama, tra geysers, lagune e l’incredibile Valle della Luna, dove il vento ha modellato le rocce a forma di donne o di mostri preistorici, un luogo unico al mondo.

Attraversato il confine, ecco la Bolivia, un Paese che fa sempre sognare. Il mix di civiltà precolombiane Tiwanaku e Inca, di città coloniali come Potosí e Sucre, paesaggi naturali come il Lago Titicaca e il mitico Salard de Uyuni, il più grande lago salato del Pianeta, che renderanno il viaggio in  questo Paese veramente indimenticabile.

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Programma di Viaggio

1° giorno : arrivo a Santiago

Benvenuta/o in Cile! Dopo l’accoglienza all’aeroporto internazionale di Santiago, sarai accompagnata all’albergo Fundador. Il tempo di lasciare i bagagli, di darsi una rinfrescata e via a scoprire il centro storico di Santiago, circondato da quartieri molto moderni.

Visiterai la Casa della Moneda, sede del governo, e proseguirai poi per la Plaza de Armas, per scoprire l’architettura coloniale e repubblicana di monumenti come la Cattedrale (secolo XIX). Salirai poi alla Collina Santa Lucia, da cui godrai di una splendida vista panoramica della città, circondata da alte montagne delle Ande.

👉  Leggi il mio post su Santiago del Cile >>

Santiago-con-montagne-sullo-sfondo

2° giorno: Valparaiso

2° giorno: Santiago-Valparaíso
Oggi farai una bellissima  escursione alla leggendaria Valparaíso, città e porto sul Pacifico, di grande importanza fino all’apertura del Canale di Panama, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Scoprirai Plaza Victoria, salirai sulle alture della città, dove le case sono appese sul lato di un enorme anfiteatro. Da lì la tua vista abbraccerà l’intera città, il mare e il porto. Ti  aggirerai poi tra i suoi vicoli, vivacizzati dai decine di murales, in cui vagare ammirando la fantasia degli autori.
Nel pomeriggio farai rientro a Santiago.

👉 Leggi il mio post Valparaíso, i murales più belli >>

Valparaiso, murales

3° giorno: Santiago-Calama-San Pedro de Atacama

Dopo colazione, sarai accompagnata/o in aeroporto per il  volo per Calama.
Da qui raggiungerai San Pedro di Atacama, cittadina principalmente abitata da etnie indigene che si dedicano all’agricoltura e al turismo, la "capitale" del deserto di Atacama.
Nel pomeriggio, partirai per la Cordillera di Sale in uno scenario incredibile. A causa dell’erosione, le montagne hanno infatti  forme bizzarre.

Esplorerai la incantevole  Valle della Luna, classificata Santuario della Natura. Potrai salire  sulla Duna Mayor e da lì ammirare lo sterminato paesaggio lunare e la cordillera. Gli agenti atmosferici hanno modellato le rocce in diversi modi; a forma di donne, come las Tres Marias,  di mostri preistorici o con altre sembianze, in un luogo unico al mondo.
Ti godrai il tramonto nella valle del Kary; a quest’ora tutte le montagne circostanti si tingono di un rosso fuoco.

👉 Leggi il mio post su San Pedro de Atacama >>
👉 Leggi il mio post sul deserto di Atacama >>

Valle della Luna, deserto di Atacama, Cile

4° giorno: San Pedro de Atacama

Partirai  prima dell’alba per i Geysers del Tatio,  il campo geotermico più alto del mondo ( ben 4200 metri slm). E’ qui che consumerai la meritata prima colazione! L’acqua, che esce dai  crateri,  arriva fino a 85°C.,  producendo intensi fumi. I minerali, che abbondano sulla terra  e la luce, trasformano il paesaggio in una tavolozza di colori bellissimi. Inoltre ci sono piscine di acqua termale, dove potrai fare il bagno.

Durante il viaggio potrai  osservare vigogne, lama, nandù e cactus giganti.
Rientrando a San Pedro, passerai per il villaggio  di Machuca, dove ammirerai un piccolo gioiello: la bellissima chiesa coloniale.

Chiesetta di Muchuca, deserto di Atacama, Cile

5° giorno: San Pedro de Atacama- Laguna Verde – Laguna Colorada – Ojo de Perdiz

Inizia la grande avventura! Passato Hito Cajon, alla frontiera con Bolivia, raggiungerai la Laguna Verde,  situata ai piedi dello splendido vulcano Licancahur, che periodicamente cambia colore per motivi sconosciuti, ma che sembrano legati a questioni chimico-climatiche.

Dopo una passeggiata rilassante sulle rive della laguna, proseguirai per il deserto di Dalì, il cui paesaggio somiglia un’opera dell’artista surrealista. Da qui proseguirai alla volta del campo geotermico  Sol de Mañana, alla rispettabile altezza di 4.850 metri  slm tra fumarole e  geyser. Te lo assicuro, aggirarsi  in questo paesaggio dantesco, sarà un’esperienza che la ricorderai per sempre (come tutto questo tour, d’altronde ;-).

Di nuovo in cammino  verso la Laguna Colorada, a un’altitudine di 4.278 metri, che copre un’area di 60 km². La ricca colorazione rossa deriva dalle alghe e dal plancton, che prospera nelle sue acque minerali, mentre le variazioni cromatiche del litorale sono dati dai brillanti depositi bianchi di sodio, magnesio, borace e gesso. Tre specie di fenicotteri abitano la laguna.

L’ultima meraviglia dell giornata sarà l’Arbol de Piedra (albero di pietra), situato nel deserto di Siloli. Alto 5 metri,  è stato modellato dall’erosione del vento, rafforzato dalla presenza di sale e di particelle di terra e di roccia, nel corso di milioni di anni. La base dell’albero è prevalentemente di quarzo, mentre la parte superiore è costituita da ferro, più resistente ai venti.

👉 Leggi il mio post Salar de Uyuni – Cosa vedere, cosa sapere! >>
👉 Salar de Uyuni altitudine: come organizzare il tuo tour >>

Laguna Verde, Bolivia

6° giorno: Ojo de Perdiz- Lagunas Menores – Colchani

Partirai dopo colazione  in direzione sud, per inoltrarti nel cuore dell’altopiano andino. Attraverserai paesaggi che tolgono il fiato e che non possono lasciare indifferenti neppure i viaggiatori più consumati.

Viaggerai a ridosso della frontiera cilena, sempre sul filo dei 4.000 metri, toccando numerose lagune di altura, come la laguna Honda dai colori irreali dovuti ai minerali disciolti nelle sue acque, la laguna Hedionda, spesso popolata da fenicotteri, proseguendo poi verso la laguna Cañapa, incantevole nella luce chiara e abbagliante dell’altopiano andino.

Raggiungerai infine Colchani, che rappresenta la porta di ingresso al Salar de Uyuni. Questo piccolo paese, di circa 600 anime, ospita la più grande cooperativa di lavorazione del sale della Bolivia. Il Salar de Uyuni contiene circa 10 miliardi di tonnellate di sale, di cui 25.000 sono scavate e lavorate ogni anno a Colchani.

gruppo-di-fenicotteri-con-ali-spiegate-Sur Lipez, Bolivia

7° giorno: Valle de Rocas, Italia Perdida, Laguna Negra, Candelaria

7° giorno: Colchani -Salar de Uyuni-Incahuasi-Uyuni 
Il grande giorno è arrivato: oggi conoscerai finalmente uno dei posti più belli del Sud America, il mitico Salar de Uyuni, il deserto di sale più grande del mondo (circa 10.000 kmq).
La traversata di questo immenso deserto salino resta sempre un’esperienza indimenticabile e una delle tappe più emozionanti del viaggio, in quanto il Salar somiglia a una grande pista di ghiaccio.

Nel cuore del  Salar de Uyuni si trova Isla Incahuasi, una delle principali attrazioni che ammirerai oggi. Il nome, che significa “casa degli Inca” in lingua quechua, evidenzia l’importanza di questo posto per gli Inca. Prima dei veicoli a motore la gente del posto usava Isla Incahuasi come punto di sosta nell’attraversamento della distesa di sale.

E’ uno dei punti più affascinanti del Salar. Dalla cima della collina che domina l’isola, raggiungibile in poco più di 10 minuti con un comodo sentiero ad anello, vedrai il deserto di sale con una vista a 360°. Pazzesco, bellissima!  Gli abitanti dell’isola sono, oltre alle graziose e cicciotte viscacce, cactus giganti che hanno centinaia di anni e crescono al ritmo di un centimetro all’anno.
La maggior parte di essi è alta più di due metri e alcuni raggiungono addirittura i 10 metri. Molti di loro c’erano già, probabilmente, ai tempi degli Inca!
Il pranzo sarà nel mezzo del Salar; il nostro staff organizzerà un vero e proprio pranzo nel mezzo del deserto di sale.

due-jee-che-procedono-sul-salar di Uyuni

8° giorno: Uyuni-Potosí-Sucre

Dopo la prima colazione partirai alla volta di Potosí, prima città boliviana classificata come Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità dall’UNESCO, la cui storia e il cui splendore sono strettamente legati all’argento. Visiterai la storica “Real Casa de la Moneda” o Antica Zecca, uno dei pregevoli monumenti dell’America Ispanica, dove i nativi e gli schiavi africani coniavano le monete con l’argento estratto dal famoso Cerro Rico, durante la dominazione spagnola.

Raggiungerai quindi, con una deliziosa passeggiata, la Piazza Principale e le vie adiacenti, per ammirare le facciate delle chiese di San Lorenzo e San Francisco.
Proseguirai nel pomeriggio verso Sucre.

👉 Leggi il mio post: Potosí, cosa fare, cosa vedere >> 

Strada a Potosi, Bolivia

9° giorno: Sucre

Sucre  è considerata la città più bella della Bolivia e  tra le più attraenti dell’America Latina,  nonché il cuore simbolico della nazione. La città sintetizza la storia coloniale del Paese, dalle sue origini più antiche: un glorioso insieme di edifici bianchi, un luogo curato che conserva una straordinaria ricchezza di architettura coloniale. Si fregia de titolo di Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO.

La conoscerai oggi, raggiungendola in volo da Santa Cruz, ammirando e visitando le  sue principali attrazioni, come  il museo tessile ASUR, che espone una mostra di tessuti indigeni e il belvedere della Recoleta, che domina tutta la città. Il cuore della città è la Plaza 25 de Mayo, la classica Plaza mayor circondata da edifici storici e al cui centro si erge la statua di Antonio Jose Sucre, eroe nazionale della liberazione; qui potrai ammirare la cattedrale, la prefettura, il municipio e la “Casa de la Libertad”; qui fu dichiarata l’indipendenza della  Bolivia.

Imperdibile la visita dei tetti del convento di San Felipe Neri, da cui godrai  un’altra impressionante veduta della città. Dopo il pranzo in un ristorante locale, avrai il pomeriggio libero per continuare in autonomia l’esplorazione di Sucre.

Ti consiglio un’immersione al Mercado Central con i suoi cibi freschi, cucinati al momento, o  le spezie locali; al Mercado Campesino potrai perderti tra i banchi dedicati alle più svariate categorie merceologiche, trattando sui prezzi coi venditori.

Al Mercado Americano troverà il paradiso per chi ama rovistare tra abiti di seconda mano alla ricerca di tesori nascosti. I Mercati di Sucre sono il modo migliore per conoscere il carattere dei suoi abitanti, il suo spirito ospitale e aperto e il suo vero fascino.

👉
Leggi il mio  post “Sucre, cosa vedere, cosa fare >>

Palazzo Nazionale, Sucre, Bolivia: facciata

10° giorno: Sucre – Tarabuco – Sucre

Oggi ti attende una bellissima escursione a  Tarabuco, una  storica cittadina a circa 65 km a sud-est di Sucre, famosa per i suoi tessuti, per il suo mercato domenicale (che oggi vivrai) e il Festival di Pujllay.
Il punto di riferimento del mercato e della stessa Tarabuco, è la piazza principale, su cui si affacciano alcuni ristoranti, l’ Iglesia de San Pedro, il museo di Arte Indigeno.

Qui si trova  anche una statua un po’ trucida, in memoria della battaglia di Jumbate, dove i Tarabuceños sconfissero il 12 marzo 1816  l’esercito spagnolo.
Oltre ad essere un ottimo posto per fare acquisti per prodotti artigianali di alta qualità, Tarabuco  ti offrirà l’opportunità di immergerti nell’antica cultura indigena Yampara,  una comunità molto attiva per preservare le sue tradizioni e usanze.

👉 Leggi il mio post su Tarabuco >>

Tarabuco_stoffe vendute al mercato

11° giorno: Sucre -La Paz

Dopo colazione, partirai in aereo alla volta di La Paz. Una volta arrivata/o nella capitale e sistemato in albergo, davanti a te avrai tutta la giornata a disposizione per conoscere La Paz. Visitarla  è un’esperienza che toglie il fiato: non solo perché è a quasi 4000 metri di altezza, ma anche perché è viva, coinvolgente, emozionante.

La Paz è una città variopinta, che alterna edifici tradizionali ad altissimi grattacieli, in una vallata contornata da spettacolari montagne, con la Cordillera Real a fare da sfondo. Per la bellezza della città e la trascinante allegria che si respira, La Paz è stata inserita tra le nuove Sette Meraviglie del Mondo nel 2014.

La prima cosa da vedere, nel Casco colonial, ovvero il quartiere storico coloniale di La Paz, Plaza Murillo: la piazza principale e crocevia tradizionale della vita cittadina. Al centro della piazza svetta il monumento dedicato all’indipendentista boliviano Murillo, e sui lati si affacciano i palazzi principali legati come sempre al governo civile e spirituale: la Catedral Metropolitana, il Palacio del Congreso Nacional, il Palacio Presidencial.

Poi proseguirai fino al “Mercato delle streghe”  Qui potrai trovare in vendita un assortimento completo di rimedi naturali e “magici” come intrugli di erbe, amuleti, talismani e molto altro. Se decidi di acquistare un talismano, fatti spiegare come va usato

Al termine la Chiesa di San Francesco, un gioiello dell’arte barocca mestiza, la cui facciata è decorata con motivi indigeni Scenderai poi  fino alla Valle della Luna, situato a 12 km dal centro di La Paz. Ci troviamo in un canyon di arenaria scolpito da vento ed elementi che è come una specie di labirinto di pietra. Sembra davvero di stare sulla luna.
Il principale mirador panoramico si raggiunge con un itinerario a piedi che ti porterà ad ammirare tutti gli scorci più belli della Valle de la Luna

👉 Leggi il mio post La Paz cosa vedere, cosa fare >>

La Paz, Bolivia, ponte sulla città

12° giorno: La Paz – Tiwanaku – Copacabana

Dopo la prima colazione, inizierai il viaggio di circa 70 chilometri verso il Centro Arqueológico di Tiwanaku, testimonianza di una delle culture più antiche dell’America del Sud e contestualmente la più longeva, con quasi 3.000 anni di vita.
Le rovine di Tiwanaku sono costituite di ciò che è rimasto di imponenti strutture architettoniche come palazzi, templi e piramidi, nonché giganteschi monoliti e rappresentazioni figurative. Solo una parte del sito di Tiwanaku è stato riportato alla luce. La maggior parte è ancora da scoprire.

Ancora oggi Tiwanaku rimane un enigma.  Ad esempio, il sito è disseminato di enormi blocchi di basalto pesanti anche 25 tonnellate che provenivano da cave distanti una quarantina di chilometri. E’ un vero mistero come possa essere stati trasportati con i mezzi di allora.
Leggi il mio post su Tiwanaku >>

Raggiungerai quindi Copacabana, una vivace località dove è possibile venire a contatto con la comunità indigena locale e dove potrai ammirare  le “cholitas” nei loro abiti colorati, che espongono le loro merci: dalla frutta e verdura, alla carne, ai prodotti in alpaca.

👉 Leggi il mio post Copacabana, cosa vedere, cosa fare >>

Tiwanaku-muro di cinta

13° giorno: Copacabana-Isla del Sol

Dopo colazione partirai alla volta  dell’Isla del Sole, celebrata come il sito più importante della mitologia inca, che merita una visita per chiunque sia interessato a paesaggi incredibili e un’atmosfera “spirituale”. La Isla del Sol è un posto che ospita 80 siti archeologici inca e 800 famiglie indigene che vivono in piccoli villaggi sparsi in tutta l’isola in tre comunità. Gli Yumani  vivono nel sud, i Challapampa nel nord e i Challa nella costa centro-orientale.

Dall’isola potrai godere un’incredibile vista del lago Titicaca e della splendida catena montuosa andina della Cordillera Real. Visiterai  Pillkokaina, un antico palazzo Inca con una vista mozzafiato su entrambe le sponde del lago e Yumani, dove si trovano i giardini dell’isola che ha culture terrazzate (pre-Incas). Camminerai lungo i raccolti di patate, mais e quinoa (antico cereale precolombiano). Ti aspetta una splendida vista. Visita della sorgente d’acqua sacra.

👉 Leggi il mio post sull’isla del Sol  >>
👉 Guarda il video sull’Isla del Sol >>

Isla-del-Sol_vista-con-montagne

14° giorno: Isla del Sol La Paz-Santa Cruz

Farai ritorno a Copacabana dove visiterai, tra l’altro, la Basilica di Nuesta Señora de Copacabana, l’imponente cattedrale bianca in stile moresco, ornata di cupole,  che domina la città. La chiesa preserva al suo interno un vero tesoro.

La statua della Vergine della Candelaria, intagliata nel legno da Francisco Tito Yupanqui, un artista indigeno, che venne presto dichiarata miracolosa. Nel 1925 venne dichiarata patrona della Bolivia. Non viene mai portata in processione, in quanto si ritiene che ciò provocherebbe devastanti inondazioni.
Soggiornerai all’hotel Rosario del Lago; il pranzo sarà in un ristorante locale, mentre la cena sarà libera.

Dopo la visita di Copacabana rientrerai a La Paz e da qui raggiungerai l’ aeroporto de “El Alto” per prendere il volo per Santa Cruz.

Copacabana, Bolivia, foto panoramica

15° giorno: partenza per l’Italia

Dopo la prima colazione, sarai accompagnata/o all'aeroporto Viru Viru per il volo di rientro o per raggiungere
un’altra meta.

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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).

Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!

Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista, tra l’altro, del Corriere della Sera, per cui ho scritto più di 700 articoli per le sue pagine scientifiche.

È stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 580 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me l’America Latina.

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