Descrizione
Un intenso viaggio in cui, in soli 9 giorni, potrai gustare diverse delizie dell’Ecuador.
Da Quito, con il centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO, raggiungerai il Parco Nazionale Cotopaxi, il vulcano che è la seconda coma del’Ecuador e la laguna di Quilotoa.
La vista delle acque smeraldine della laguna è forse uno degli scenari più belli che appaiono nella Sierra Centrale.
Ti tufferai poi nella immensa natura dell’Amazzonia e, per finire, nelle acque termali di Papallacta.
Grazie a questo programma potrai conoscere alcuni dei 18 incredibili posti dell’Ecuador che consiglio di visitare.
Per conoscere la quota e sapere cosa include clicca qui
Programma di Viaggio
1° giorno: Arrivo a Quito
Ben arrivata/o all’aeroporto Marisal Sucre di Quito.
Verrai accolta/o da una guida parlante italiano che ti accompagnerà all’hotel Rio Amazonas.
Quito è situata nella zona centro-settentrionale dell’Ecuador, sulla catena andina, a 2.850 metri di altezza, ai piedi del vulcano Pichincha (4.794 m).
Quito gode di un clima temperato, con escursioni termiche annue poco accentuate, notti fresche e precipitazioni abbondanti.
2° giorno: Quito e Linea dell’Equinozio
Oggi visiterai Quito, in particolare il quartiere coloniale, gioiello storico e culturale della nazione equatoriale che si fregia del titolo UNESCO di Patrimonio dell’Umanità. Ammirerai la Piazza dell’Indipendenza, attorno a cui si affacciano i palazzi governativi civili e religiosi: il Palacio Presidencial, il Palacio de la Municipalidad, l’Arcivescovado e la Cattedrale.
Dopo pranzo partirai alla volta della “Mitad del Mundo” a 30 minuti a nord di Quito, il luogo dove è stato stabilito con precisione il passaggio della linea equatoriale, che segna esattamente la latitudine 00°00’00.
Potrai visitare il museo di Etnologia, dove sono esposte fotografie della fauna e della flora locali e sono spiegati usi e costumi delle differenti etnie indie.
👉 Leggi il mio post Quito 9 posti che devi assolutamente visitare
3° giorno: Quito-Cotopaxi-Lasso
Oggi la meta della giornata sarà sua maestà Cotopaxi, il vulcano attivo più alto al mondo (5897 metri), la seconda cima dell’Ecuador, dopo sua maestà Chimborazo (altezza metri 6310).
Per raggiungerlo percorrerai una parte della cosiddetta Avenida de los Vulcanos, un tragitto di 350 chilometri, lungo la Cordillera delle Ande, che si snoda attraverso 9 vulcani, partendo a nord dal Cayambe, per terminare a sud, dopo aver accarezzato il Sangay.
Attraverserai un magnifico paesaggio naturale formato da grandi vallate che sonnecchiano ai piedi della Cordigliera Orientale e Occidentale.
Il Cotopaxi è molto fotogenico, tanto la sua silhouette è immortalata negli scatti di turistici e visitatori. La simmetria perfetta del cono mi ricorda quello di un altro famoso vulcano, l’Arenal, una icona della Costa Rica.
La giornata di oggi è dedicata alla visita del parco nazionale, che protegge questo vulcano assieme ad altre due cime più alte di 4.700 metri ed è secondo solo alle Galápagos nel numero annuale di visitatori.
Gli ambienti di questa area protetta cambiano a seconda della altitudine. Sino a 3600 metri si trovano foreste montane umide, ma la parte più grande è coperta da páramo a 4.000-4.500 metri, l’ambiente d’alta quota tipico delle Ande, che conosciamo in modo più approfondito percorrendo un sentiero dedicato in vicinanza del Centro visite Mariscal Sucre.
Proseguirai poi per Lasso dove arriverai nel pomeriggio.
👉Leggi il mio post Cotopaxi cosa vedere e cosa fare nel parco
4° giorno: Lasso-Quilotoa-Lasso
Ecco un’altra bellezza naturalistica che ti attende oggi: la splendida laguna di Quilotoa, che ammicca nel cuore del Paese e ammaglia chi percorre la Avenida de los Vulcanos. La vista delle acque smeraldine della laguna Quilotoa è forse uno degli scenari più belli che appaiono nella Sierra Centrale.
In una giornata limpida, nubi e cielo si specchiano nella laguna, che si trova 400 metri più in basso del bordo del cratere, con i vulcani Cotopaxi e Ilinizas che fanno da splendida cornice.
La laguna si è formata solo 800 anni fa, dopo una eruzione che provocò il collasso del vulcano. La leggenda locale narra che sia senza fine, mentre i geologi ritengono che sia profonda ben 250 metri.
Una volta arrivati al bordo del cratere in cui giace la laguna Quilotoa, hai due possibilità. La prima è di startene ad ammirare questo gigantesco occhio della Natura, nel bellissimo e moderno Shalalá Mirador, un avveniristico belvedere di legno che consente di avere una visione perfetta della laguna
La seconda possibilità è di scendere per raggiungere la laguna. Sono 400 metri di dislivello da fare, una camminata di una quarantina di minuti circa. Arrivato all’acqua, puoi fare una escursione in barca o in kajak, rilassarti sulla riva (bagno sconsigliato per il freddo) e poi risalire. Se sei allenata/o in un’oretta sarai nuovamente in cima, altrimenti c’è sempre la possibilità di risalire sul dorso di un mulo (costo circa US$ 10/persona).
Nel pomeriggio partirai alla volta di Lasso.
👉 Leggi il mio post Laguna Quilotoa: cosa vedere, cosa fare. Il Circuito di Quilotoa
5° giorno: Lasso-Chimborazo-Baños
Oggi visiterai il Parco Nazionale del Chimborazo, una riserva di flora e fauna andina a 4.000 m di altitudine, dove avrai l’opportunità di vedere le vigogne, il più piccolo e selvaggio dei quattro camelidi andini, la cui lana è la più sottile del mondo.
Il Chimborazo con i suoi 6.310 metri di altezza sul livello del mare, è la più alta cima dell’Ecuador. Per qualche tempo venne considerata la montagna più alta delle terra, sin quando non vennero misurate per bene le vette himalayane. In ogni caso il Chimborazo un record mondiale lo ha.
E’ la montagna la cui vetta è il punto più distante dal centro della Terra e quello – di conseguenza – più vicino al sole. Questo dipende, ovviamente, dal rigonfiamento che il nostro Pianeta ha in vicinanza dell’equatore, nella cui prossimità si trova il Chimborazo
👉 Leggi il mio post sul Parco nazionale Chimborazo >>
Proseguimento poi per Baños che i locali chiamano con orgoglio pedacito de cielo (un piccolo angolo di paradiso), e questa non è un’esagerazione.
Arroccata tra la base del vulcano Tungurahua e la gola del Río Pastaza, Baños gode di un clima subtropicale mite tutto l’anno. La Cascada Cabellera de la Virgen (Cascata dei capelli della Vergine), è visibile da qualsiasi parte della città, e alimenta le sorgenti termali più famose della città.
👉 Leggi il mio post Baños cosa vedere, cosa fare >>
6° giorno: Baños-Amazzonia
Dopo una visita di Baños, ti avventurerai lungo la Ruta de las cascadas, una spettacolare strada di 61 chilometri che scende di quasi 1.000 metri di altitudine lungo la valle del Rio Pastaza fino al confine con l’Amazzonia.
Ci sono quasi una dozzina di cascate lungo la nuova Ruta, che si è trasformata in una grande attrazione turistica con diversi tarabitas (funivie) che attraversano la valle.
Una delle più spettacolari è il Pailon del Diablo (il calderone del diavolo). Si trova 17 chilometri da Baños ed è alta circa 80 metri. Ci sono due sentieri che consentono di ammirare questa una cascata. Quello più spettacolare è il Grieta al Cielo (Crepaccio verso il Cielo), che conduce anche a una piccola grotta dietro la cascata. Più vicini di così…
Ammirerai anche la cascata de El Manto de la Novia, un affascinante salto di circa 60 metri di altezza che è possibile ammirare sia da sopra che da sotto. Si sale su una tarabita che attraversa il Rio Pastaza e si raggiunge una piattaforma panoramica. Da qui si avrà la visione dall’alto; è possibile poi scendere con un sentiero sino ad arrivare ai piedi della cascata.
L’Amazzonia conserva un’aurea di leggenda che nasconde segreti sommersi in questo mare di foreste.
La raggiungerai nel pomeriggio. In 20 minuti di navigazione sul fiume Napo, arriverai a La Casa del Suizo, dove cenerai e soggiornerai.
7° giorno: Amazzonia
Per vivere al meglio l’Amazzonia, potrai scegliere tra diverse attività guidate di esplorazione e conoscenza della foresta amazzonica. Il grado di difficoltà delle escursioni terrà in considerazione le condizioni fisiche dei partecipanti e le condizioni climatiche. Alcuni esempi di attività che si possono realizzare:
Misicocha
Questa escursione nella foresta viene realizzata seguendo dei sentieri tracciati, lungo i quali si avrà modo di osservare diverse specie di uccelli e di insetti. La vegetazione è rigogliosa ed offre una varietà di piante ed di alberi medicinali che la guida avrà modo di mostrare spiegandone le qualità. (durata 3 ore)
Balsa
Un’esperienza irripetibile! Potrete costruire la vostra zattera con l’aiuto di una guida indigena, per poter discendere il fiume Napo in direzione della Casa del Suizo. (durata 1 ora)
Visita a una famiglia indigena
Nella comunità indigena, l’uomo più importante e più istruito si chiama Shaman. E’ la persona più ammirata e rispettata poichè possiede la facoltà di guarire l’anima e il corpo con medicine naturali e con riti tipici.
Dimostrazione dell’utilizzo della cerbottana, strumento di caccia indigeno e preparazione della tipica bevanda tradizionale “chicha“. (durata 2 ore)
8° giorno: Amazzonia. Terme di Papallacta – Quito
Dopo colazione partenza per rientrare a Quito. Ma non è finita….
Che ne dici di un fantastico, rilassante bagno ristoratore nelle acque termali?
Proverai quelle di Papallacta, un villaggio a 3300 metri d’altezza immerso in uno scenario grandioso di monti e cascate.
Papallacta è situata tra il vulcano Cayambe e il vulcano Antisana che è la fonte del calore delle sorgenti termali. La temperatura delle sorgenti termali varia tra 30˚C e 70 a seconda della distanza dalla sorgente della sorgente. Te lo posso assicurare… è una goduria!
Arrivo a Quito nel pomeriggio.
9° giorno: Quito
Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e volo per le Galapagos, per il rientro in Italia o per altre mete.
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