Vuoi sapere tutto quelle che c’è da vedere all’isla Cozumel in Messico? Qui ti aspettano una delle barriere coralline più belle dei Caraibi, spiagge da sogno e da ozio e tutto quello che può rendere la tua vacanza nello Yucatan memorabile.. Leggi allora il mio post!
Cosa potrai leggere in questo post:
1. Isla Cozumel: Cosa Vedere
1.1. La storia di Cozumel
1.2. Mappa e orientamento
1.3. Parque Benito Juárez
1.4. Museo de la isla Cozumel
1.5. San Gervasio
1.6. Le spiagge di Cozumel
1.7. Immersioni e snorkeling a Cozumel
2. Cosa Vedere in Yucatan
3. I miei Programmi di Viaggio in Yucatan
4. Scopri Chi sono
5. Scopri lo Yucatan con questo Video
1. Isla Cozumel: Cosa Vedere
Tutt’intorno a Isla Cozumel, il Mar dei Caraibi brilla con cento sfumature diverse di blu. Sotto la sua superficie, ad attendere il sub o l’appassionato di snorkeling, c’è uno dei tratti più belli e ricchi della barriera corallina di questa zona della Terra, la principale attrazione dell’isola.
San Miguel de Cozumel, di solito chiamata solo Cozumel, poiché è l’unica città dell’isola, è il luogo dove approdano i traghetti provenienti da Playa del Carmen. È anche il posto in cui arrivano (purtroppo) le immense navi da crociera, fino a 30 (!!!!) la settimana, in alta stagione.
E’ allora inevitabile che il lungomare diventi un fiume umano, che scorre lentamente lungo un canale di gioiellerie, negozi di souvenir e ristoranti all’aperto. A pochi isolati dal lungomare, emerge però un’ altra Cozumel, una piccola comunità amichevole dove i vecchi siedono accanto alle finestre e i cani dormono per le strade.
L’interno di Cozumel e la sua costa orientale rimangono ancora un altro mondo. Dal momento che è la terza isola più grande del Messico, non ti dovrebbe sorprendere scoprire che Cozumel è così poliedrica. Ma è difficile non meravigliarsi di quanto siano nette le differenze tra una parte e l’altra.
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1.1. La storia di Cozumel
Cozumel è stata abitata dal 300 dC ; era dopo Chichén Itzá e Izamal, uno dei tre principali luoghi di pellegrinaggio Maya. Il nome deriva dal nome Maya dell’isola, Cuzamil (Paese delle rondini). Il culmine della sua occupazione preispanica fu il 1250-1500 d.C., quando il popolo Putún (noto anche come Chontol o Itzás, lo stesso gruppo che costruì gli edifici più famosi di Chichén Itzá) dominava la regione, per la sua abilità nel mercanteggiare lungo le coste.
Il capitano Don Juan de Grijalva giunse sull’isola nel 1518 e la ribattezzò Isla de Santa Cruz, segnando l’inizio della brutale diaspora dei nativi da parte di esploratori e conquistatori spagnoli. Successivamente Cozumel fu invasa dai pirati britannici e olandesi, che lo usarono come base operativa. Verso la metà del 1800 l’isola era praticamente disabitata. L’isola conobbe poi vari periodi di ricchezza grazie al chicle, all’olio di cocco e alla presenza di una base aerea USA, che attirarono molte persone dal continente, principalmente meticce.
L’isola beneficiò poi enormemente della popolarità mondiale dei primi film subacquei di Jacques Cousteau, che non furono girati lì, contrariamente a quanto si crede normalmente, ma ispirarono altri biologi/documentaristi) e più tardi, ovviamente, alla creazione di Cancún negli anni ’70 del secolo scorso.
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1.2. Mappa e orientamento
La città di San Miguel de Cozumel si trova sul lato occidentale dell’isola. I principali traghetti passeggeri arrivano qui, di fronte alla piazza centrale. Avenida Benito Juárez è una delle strade principali del centro di Cozumel, attraversa la città e diventa la Carretera Transversal (Cross-Island Highway).
La superstrada supera il bivio per la zona archeologica di San Gervasio prima di incrociarsi con la litoranea. La strada costiera segue la costa orientale di Cozumel, punteggiata da alcuni stabilimenti balneari e ristoranti. Girando la punta meridionale, la strada si dirige a nord lungo la costa occidentale prima di diventare Avenida Rafael Melgar e ritornare alla piazza principale.
Proseguendo verso nord si raggiunge l’aeroporto, oltre il quale la strada diventa sterrata per terminare poi nel nulla.
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1.3. Parque Benito Juárez
Se hai voglia di tirare il fiato e immergerti in una atmosfera “tranquilla” pur essendo nel centro di San Miguel, è il posto che potrebbe fare al caso tuo. Di sera la grande fontana si trasforma in una attrazione “Luz y Sonido” con giochi di luce e musica.
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1.4. Museo de la isla Cozumel
Il Museo de la isla Cozumel è un ottimo posto per avere un’idea e le conoscenze sulla storia e la natura dell’isola con didascalie in inglese e, ovviamente, spagnolo. Non perderti la terrazza da cui si può ammirare, nelle giornata giuste, anche Playa del Carmen. Buono il ristorante.
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1.5. San Gervasio
Isla Cozumel ha svolto un ruolo molto significativo nel mondo Maya come un porto commerciale e, cosa più importante, come una delle tre principali destinazioni di pellegrinaggi religiosi. Il sito principale dell’isola, oggi noto come San Gervasio, era dedicato a Ixchel, la dea Maya della fertilità, della luna, del parto, della medicina e della tessitura. Gli archeologi ritengono che ogni donna Maya, almeno una volta nella vita, avrebbe dovuto recarsi a Cozumel per fare offerte a Ixchel per la sua fertilità, quella dei campi e della sua famiglia.
L’attrazione che ha esercitato Cozumel è stata notevole; sull’isola sono stati scoperti oltre, anche se solo quattro sono facilmente accessibili e solo San Gervasio può essere propriamente definito un’attrazione turistica. San Gervasio non è così imponente come i più famosi siti maya dello Yucatan, ma merita comunque una visita.
L’area intorno a San Gervasio era popolata già nel 200 d.C. ed è rimasta tale dopo il collasso della civiltà Maya (800-900 d.C.) e ben oltre la conquista spagnola. Infatti, gli archeologi che hanno scavato le rovine hanno trovato una cripta contenente 50 scheletri. Si pensa che i corpi siano quelli dei Maya del XVI secolo che morirono per malattie portate dai conquistadores.
San Gervasio ha tre gruppi di edifici accessibili al pubblico: Las Manitas, Plaza Central e Murciélagos. Tutti sono collegati da sentieri che seguono le stesse antiche strade rialzate utilizzate dagli abitanti originari della città.
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1.6. Le spiagge di Cozumel
Cozumel non è famosa per le sue spiagge, ma non per questo non è priva di alcune bellissime distese di sabbia. Le migliori spiagge per nuotare si trovano sulla costa sud-occidentale che è più protetta; ad attenderti una soffice sabbia bianca e calme acque azzurre.
I tratti più belli sono occupati da beach club (stabilimenti balneari), dotati di comodità come sdraio, ombrelloni, servizi igienici, ristoranti e che offrono la possibilità di praticare sport acquatici; alcuni hanno anche piscine. La maggior parte dei beach club una fa pagare l’entrata o un consumo minimo, ma nessuno dei due è esorbitante.
Ovviamente se non sei interessato a questo genere di servizi, troverai – ne sono sicuro – i tuoi spazi, comunque molto belli. Le spiagge sul lato orientale di Cozumel sono selvagge e pittoresche, praticamente prive di infrastrutture se non pochi ristoranti. L’amministrazione municipale ha costantemente migliorato la strada su questo lato dell’isola, con l’aggiunta di cartelli e parcheggi.
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1.7. Immersioni e snorkeling a Cozumel
Cozumel è uno dei posti migliori (e più conosciuti) al mondo per le immersioni e lo snorkeling. Quindi non sorprenderti se l’isola ospita dozzine e dozzine di negozi specializzati. Praticamente tutti offrono la possibilità di fare snorkeling e corsi di immersione per tutti i livelli di certificazione.
Esistono anche dei resort per le immersioni, che offrono pacchetti che includono alloggio, immersioni, attrezzatura e talvolta la possibilità di consumare pasti. Le tariffe possono variare considerevolmente da negozio a negozio e da stagione a stagione, quindi coinfronta e assicurati di chiarire tutti i dettagli in anticipo.
La maggior parte dei negozi offre anche corsi avanzati, Nitrox, immersioni notturne e pacchetti multi-immersione. Tutti i sub devono inoltre pagare una manciata di dollari americani al giorno per l’entrata al Parco marino di Cozumel, per sostenere le spese della camera iperbarica e del pronto soccorso di Cozumel. Chiedi se le tariffe che ti vengono richieste includono o no questi costi.
Il mio consiglio è quello di non affidarsi a un dive center a caso ma, approfittando del cospicuo numero, di scegliere i migliori, ossia quelli che sui social riportano i giudizi più entusiasti.
Se intendi noleggiare l’attrezzatura, controlla quella che ti viene offerta, prova per bene (e “bloccala” la sera prima) la muta, anche se l’acqua è talmente calda che ho fatto diverse immersioni senza di essa.
Gli amanti dello snorkeling hanno diverse opzioni a Cozumel, dai tour economici e facili al noleggio dell’attrezzatura e all’esplorazione autonoma, entrando in mare direttamente dalla riva. La maggior parte dei negozi di immersione offre escursioni di snorkeling, in cui solitamente vengono visitati 2-3 siti dedicando mediamente mezz’ora a ciascuno.
Chi fa snorkeling spesso esce con un gruppo di sub, facendo snorkeling nella stessa area o in una nelle immediate vicinanze, mentre i subacquei sono sott’acqua. Nella pratica, in questo modo, ci possono essere tempi di inattività, quando i sub entrano e escono dall’acqua, ma il vantaggio è che in genere si visitano le aree migliori e meno affollate.
Se vuoi fare un tour di snorkeling veloce e facile, fermati in uno dei banchetti che fiancheggiano il molo dei traghetti; sono un po’ meno costosi (anche se con gruppi più grandi) di quelli che puoi trovare in città e possono essere prenotati appena sbarcati dal traghetto. La maggior parte offre due tour al giorno intorno alle 11 e alle 14.
Ci sono diversi bei punti per lo snorkeling vicino alla città e appena al largo, dove non hai bisogno di una barca o di una guida. Chi conduce le barche a Cozumel è attento a evitare gli snorkelisti, ma non è una regola …. Quindi ti suggerisco di non nuotare troppo lontano dalla riva, di guardare spesso cosa succede intorno e stai fuori dalle corsie delle barche.
Se hai intenzione di fare molto snorkeling, soprattutto al di fuori delle tradizionali aree di snorkeling, portati da casa o acquista una boa personale gonfiabile, che avvisano i conducenti di barche della tua presenza. Anche essere consapevoli della corrente, che in genere corre da sud a nord e può essere abbastanza forte.
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2. Cosa Vedere in Yucatan
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3. I miei Programmi di viaggio in Yucatan
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4. Scopri Chi Sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera. E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 350 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
√ Se vuoi sapere chi sono e che cosa posso fare per te >>>
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